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Dir. Resp.
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Edizione del 06/05/2022
Estratto da pag. 1
"La recente introduzione della classe di concorso dell’educazione motoria aggiunge una nuova criticità alla già delicata situazione del sistema scolastico nei territori montani e nelle aree interne, in cui vi è il rischio di far venire meno i punti di riferimento fondamentali dal punto di vista sociale e di aumentare le distanze tra i centri più periferici e i servizi essenziali. Non penso che le riforme, pur giuste, debbano poi essere attuate con il metro del "ragioniere", affidandosi a meri criteri quantitativi". A dirlo è Mario Puppa, consigliere regionale Pd che sulle problematiche scolastiche ha subito presentato una mozione per invitare "la giunta regionale ad attivarsi nei confronti del Governo, coinvolgendo l’Ufficio Scolastico Regionale e avanzando la questione anche in Conferenza delle Regioni, al fine di evitare una riduzione delle classi autorizzate sulle aree periferiche e interne ed il conseguente ricorso a classi sovraffollate nei centri più grandi del territorio regionale; anche alla luce dell’introduzione dell’insegnamento delle Scienze motorie e sportive nella scuola primaria"."Il rischio concreto – dice Puppa – della riduzione e degli accorpamenti di classi verso i centri più popolati esiste e, tra le altre cose, finisce per inficiare molti degli sforzi che stiamo facendo, anche come Regione, per combattere lo spopolamento dei comuni montani e interni. Credo quindi che occorra intervenire rapidamente, raccogliendo le preoccupazioni delle famiglie, delle associazioni sindacali e dei sindaci delle aree interne e montane della nostra regione. Queste scuole, se non accompagnate da provvedimenti straordinari per salvaguardare una dotazione del personale adeguata, rischiano di rimanere vuote".Fio. Co.