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Edizione del 28/04/2022
Estratto da pag. 1
Asti-Chivasso, «un’opportunità di visione nuova del futuro»
Lettera aperta del circolo "La Nostra Collina" e del Co.M.I.S. ai sindaci dei Comuni interessati, al presidente della Regione Cirio e all''assessore Gabusi
«Temiamo – si legge nella lettera – ma è praticamente una certezza, che la replica che verrà fornita dagli amministratori regionali non si discosterà dalle precedenti, segnando un nuovo nulla di fatto nella invece necessaria transizione dal trasporto privato a quello pubblico. Esigenza imposta dagli obiettivi di riduzione dell’inquinamento atmosferico, causa di morti premature, problemi alla salute delle persone oltreché di sanzioni per il mancato rispetto dei parametri dei livelli di qualità dell’aria, diminuzione dei sinistri stradali, sviluppo delle aree di provincia diminuendone le diseguaglianze sociali e territoriali. La ferrovia soddisferebbe tutte queste esigenze, costituendo uno dei cardini su cui rivolgere le attenzioni per una rinascita dei nostri territori in una veste nuova più lungimirante ed attenta al futuro che non potrà più essere come il passato, pena anche lo spopolamento dei nostri centri di provincia».

Il Circolo e il Co.M.I.S. si rammaricano dell’assenza al convegno, che peraltro ha riscosso un ottimo successo di pubblico, di molti sindaci che avrebbero potuto ascoltare informazioni tecniche sulla gestione del servizio, ma anche molte altre di tipo pratico in merito a un ampio utilizzo del treno, per il trasporto ordinario oltreché in veste turistica, dimostrato da alcuni esempi virtuosi che hanno ottenuto grande successo in Italia. La ferrovia non deve essere vista come un mero costo bensì una risorsa, come lo è stata nel passato, ma oggi sicuramente con finalità diverse.

Gli ingenti lavori che la Fondazione FS sta effettuando sulla Chivasso-Asti per mezzo di Rete Ferroviaria Italiana (e non con costi a carico della Regione) dovrebbero destare interesse ed entusiasmo, essere visti come occasione di sviluppo territoriale, a livello residenziale e lavorativo, un’occasione da non lasciarsi sfuggire.

La Chivasso-Asti, in una recente conferenza Stato – Regioni che ha dato il via libera ad un decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, è stata inserita in una lista di tratte ferroviarie ad uso turistico (sono 26 in tutta Italia), che si trovano in zone di particolare pregio paesaggistico. «La notizia – viene sottolineato nella lettera – che un ente statale abbia deciso di investire sulle nostre zone dovrebbe destare orgoglio, anche perché i fondi dedicati non potrebbero essere utilizzati per altri scopi e se non fossero stati destinati alla nostra linea ne avrebbe beneficiato qualcun’altra nel nostro Paese. La nostra linea ferroviaria deve essere considerata un’opportunità di sviluppo e di visione nuova del futuro, inizialmente in chiave turistica per poi approdare ad una completa riattivazione al traffico ordinario peraltro fortemente richiesto da molti residenti».

Nella foto: la stazione di Montiglio.

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