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Edizione del 28/04/2022
Estratto da pag. 1
994-2022 PFAS, AUDIZIONE IN SENATO DELLA COMMISSIONE AMBIENTE DELLA CONFERENZA DELLE REGIONI IL VENETO AVEVA GIA` MESSO LIMITE ZERO NELLE AREE ESPOSTE PER LE ACQUE POTABILI. RICHIESTA ATTENZIONE ANCHE SU MATRICE ARIA E SUOLO E SNELLIMENTO PER LE BONIFICH
(AGENPARL) – gio 28 aprile 2022 Regione del Veneto
Giunta Regionale
Agenzia Veneto Notizie
COMUNICATO STAMPA
PFAS, AUDIZIONE IN SENATO DELLA COMMISSIONE AMBIENTE
DELLA CONFERENZA DELLE REGIONI: “IL VENETO AVEVA GIA’
MESSO LIMITE ZERO NELLE AREE ESPOSTE PER LE ACQUE
POTABILI. RICHIESTA ATTENZIONE ANCHE SU MATRICE ARIA E
SUOLO E SNELLIMENTO PER LE BONIFICHE”
(AVN) – Venezia, 28 aprile 2022
L’Assessore all’Ambiente della Regione del Veneto ha partecipato, come
rappresentante della Commissione Ambiente della Conferenza delle Regioni, alle
audizioni in Senato in merito al Disegno di Legge n. 2392 dal titolo “Misure urgenti
per la riduzione dell’inquinamento da sostanze poli e perfluoroalchiliche (PFAS) e per
il miglioramento della qualità delle acque destinate al consumo umano”.
“Positivo il fatto che, finalmente, prende avvio un Disegno di Legge nazionale – ha
dichiarato l’Assessore regionale – che definisce i limiti per queste sostanze nocive per
quanto riguarda le acque potabili e gli scarichi. È un aspetto molto importante in
quanto in Veneto, non essendoci un limite di legge nazionale, che spetta allo Stato, si è
mosso comunque anzitempo, da parecchi anni, imponendo limiti sulle acque potabili e
sugli scarichi. In particolare, proprio nelle aree esposte, il Veneto ha messo il limite
zero nelle acque potabili”.
“Proprio perché mancava una Legge nazionale e manca tutt’ora, il Veneto – ha
ricordato l’Assessore – ha registrato decine e decine di azioni legali. Ben Venga,
pertanto, una norma statale che chiarisca questo punto. Una norma su cui sono state
rappresentate alcune criticità su alcuni aspetti che andrebbero considerati: ad esempio,
come smaltire il concentrato di PFAS una volta filtrate le acque o i liquidi in cui è
presente, decidere di definire i limita PFAS anche per quanto riguarda la matrice aria e
la matrice suolo. Quest’ultimo, in particolare, risulta essere importante in quanto si
collega a tutta alla questione delle bonifiche dei siti inquinati, un tema controverso in
cui si è evidenziata la presenza di una normativa piuttosto complessa e che presenta,
per questo motivo, delle lungaggini sull’attivazione della bonifica vera e propria,
passando attraverso tutta una serie di procedure che prevedono la caratterizzazione, il
piano di messa in sicurezza, eccetera”.
“Ben venga il Disegno di Legge nazionale, che definisce dei limiti sulla presenza dei
PFAS, ma che andrebbe integrato con alcuni aspetti: va valutato, infatti, agendo a
livello sovranazionale, se vietare la commercializzazione di tutte le sostanze
contenenti i PFAS e che vengono utilizzati tutt’ora, da noi tutti, quotidianamente
(rivestimento di pentole antiaderenti e di cellulari, per fare qualche esempio)”.
Agenzia Veneto Notizie
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