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Dir. Resp.
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Edizione del 28/04/2022
Estratto da pag. 1
Un'iniezione di energia per l'economia lombarda piegata dall'impennata delle bollette arriva dalla Regione con un provvedimento salvavita che si rivolge agli artigiani, ai commercianti ma di fatto a tutto il mondo delle imprese. Il pacchetto di misure appena presentato dall'assessore allo Sviluppo Economico Guido Guidesi prevede un contributo a fondo perduto di 64 milioni di euro per le aziende colpite dai rincari che intendano provvedere all'efficientamento dei propri impianti energetici. Tra i beneficiari del provvedimento - presentato di concerto con il sottosegretario con delega allo Sport Antonio Rossi - figurano anche i centri sportivi, le piscine e i palazzi del ghiaccio di tutto il territorio regionale, con in testa gli impianti pubblici attraverso il finanziamento ai Comuni lombardi.Il «Pacchetto-energia» è un'iniziativa di forte impatto anche sul piano dell'innovazione, ed è il concreto evolversi del manifesto con le proposte lombarde inviate al Governo e alla Commissione Europea già lo scorso autunno; quelle stesse proposte, che anticiparono l'emergenza nazionale sui rincari, sono divenute il punto di riferimento della Conferenza Stato-Regioni. «Dopo essere stati i primi ad avere lanciato l'allarme - ha detto l'assessore Guidesi - oggi facciamo tutto ciò che possiamo fare». L'impennata dei costi energetici sta avendo del resto effetti devastanti sulle piccole medie imprese del territorio: secondo i dati di Confartigianato, nelle prime linee della guerra dei prezzi e dei mercati sconvolti dal conflitto, sono compresi più di un quarto (26,2%) degli occupati del sistema produttivo lombardo: si tratta di 156 mila imprese, la quasi totalità con meno di 50 addetti (98,1%), con 1 milione e 98 mila addetti, oltre la metà (54,3%) occupati in micro e piccole imprese (Mpi).Nei comparti manifatturieri ad alto impiego energetico sono sempre più numerosi i casi in cui il divario tra costi e ricavi diventa insostenibile, costringendo al fermo dell'attività: a due anni dal lockdown sanitario siamo arrivati al rischio di lockdown energetico per 4.781 piccole medie imprese, tra cui figurano le artigiane, con 42.124 addetti. Non da meno è l'impatto negativo sulle categorie del terziario. Per i 2.800 alberghi lombardi i rincari arrivano fino al 100 per cento danneggiando una delle categorie più colpite economicamente in questi anni. Anche per le imprese dello sport la situazione economico-finanziaria è estremamente precaria, con tantissimi gestori che faticano risanare i propri bilanci a seguito del lunghissimo lockdown che ha interessato gli impianti.Vediamo quindi nel dettaglio come saranno ripartiti i contributi disposti dal pacchetto appena varato dalla Regione. Per le imprese del commercio, della ristorazione e dei servizi, a cui sono dedicati di 9,6 milioni di euro, l'agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50 per cento della spesa ritenuta ammissibile, nel limite massimo di 30mila euro. Per le imprese artigiane, il cui investimento regionale è di 22,3 milioni di euro, l'agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50 per cento della spesa ritenuta ammissibile, nel limite massimo di 50mila euro. Per sostenere infine gli operatori di impianti sportivi a rischio fallimento il sostegno pubblico arriverà all'80 per cento della spesa ritenuta ammissibile, nel limite massimo di 350mila euro.