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Edizione del 27/04/2022
Estratto da pag. 1
Gas russo addio? Fedriga: “Ok navi gasiere, ma servono le infrastrutture”
Un invito alla prudenza e, nel contempo, un appello a costruire nuove infrastrutture per il trasporto e l''alloggiamento del gas. È il sunto dell''ultimo intervento del governatore del Friuli Venezia Giulia e Presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga
27.04.2022 – 07.01 – Un invito alla prudenza e, nel contempo, un appello a costruire nuove infrastrutture per il trasporto e l’alloggiamento del gas. È il sunto dell’ultimo intervento del governatore del Friuli Venezia Giulia e Presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, intervenuto a margine di un incontro a Trieste sulla paventata “chiusura del rubinetto” del gas putiniano. Le osservazioni riflettono quella stessa prudenza utilizzata a suo tempo nel fulcro dell’emergenza Covid.

“Mi sembra che l’ipotesi di chiusura del gas russo non sia qualcosa di imminente. Sicuramente il Governo italiano sta lavorando per avere nuove fonti di approvvigionamento e in particolar modo ho visto delle missioni fatte dal presidente del Consiglio Mario Draghi per nuovi accordi di collaborazione con paesi produttori di gas. È chiaro che noi dobbiamo lavorare sulla parte infrastrutturale“.

“Anche l’ipotesi di navi gasiere – ha osservato – le quali dal punto di vista ambientale e paesaggistico sono pochissimo impattanti se non per nulla, ha bisogno di infrastrutture per portare il gas e immetterlo nella rete“. Ma per fare ciò “servono i tempi. Quindi io mi auguro che si possa lavorare verso una forte semplificazione per andare a fare degli interventi rapidi altrimenti rischiamo di avere il gas e navi gasiere ma di non riuscire a immettere il gas nel circuito nazionale”.

[z.s.]