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Edizione del 13/03/2020
Estratto da pag. 1
Sinafo a Governo: Emergenza Covid, urgente potenziare gli organici dei farmacisti Ssn
RIFday - 13 Marzo, 2020 0 Comment[quisikrea_]Roma, 13 marzo –   Le disposizioni urgenti per il potenziamento degli organicivarate con il decreto legge n.14 del 9 marzo scorso per fare fronteall’emergenza Covid-19 vanno immediatamente estese e applicate anche aifarmacisti ospedalieri e del Servizio sanitario nazionale. Questa la richiestache Sinafo, il sindacato dei farmacisti e dirigenti sanitari del Ssn aderente aFassid, ha inviato ieri al capo del governo Giuseppe Conte, al ministro dellaSalute Roberto Speranza, al presidente della Conferenza delle Regioni StefanoBonaccini, a tutti i presidenti e assessori alla Sanità delle Regioni e alpresidente dell’Anci Antonio Decaro.Una richiesta che Roberta Di Turi (nella foto) e Giangiuseppe Console,segretario generale e presidente del sindacato, motivano e dettagliano conprecisione chirurgica (qui il testo della lettera), fin dalla premessa, le“storicizzate” carenze d’organico dei farmacisti dirigenti del Ssn, i cuistandard numerici, per una serie di ragioni (su tutte sono i tagli lineari allasanità, in particolare nelle Regioni sottoposte ai piani di rientro), sonomolto lontani dalle “reali necessità delle popolazioni dei diversi territori”.“Questi dirigenti sanitari-farmacisti ‘assaliti’ quotidianamente da più parti,rischiano di incorrere in pesanti responsabilità, con conseguenze anche sullostato psicofisico” scrivono Di Turi e Console,  spiegando come una situazionegià in grave e nota sofferenza si sia esponenzialmente aggravata nelle ultimesettimane per l’impatto di Covid-19.I farmacisti ospedalieri e delle Asl stanno garantendo, in questo stato diemergenza, “l’assistenza farmaceutica correlata al costante incremento delleattività delle terapie intensive e subintensive, assicurando la dispensazionedi tutti i dispositivi medici necessari, dei farmaci utilizzati nei protocollioff label nel trattamento dei pazienti e la dispensazione dei farmaci per leterapie di supporto” spiegano i due rappresentanti sindacali, aggiungendo chesono sempre questi professionisti a garantire anche “l’allestimento dipreparati magistrali a base di antiretrovirali da somministrare a pazienti nonin grado di deglutire forme solide intere, nonché l’approvvigionamento e (inalternativa) la produzione continua di una formulazione di gel idroalcolico perla disinfezione-mani in caso di non reperibilità di prodotti disinfettanti”.Nonostante le note difficoltà causate dalle situazioni carenziali di questiprodotti, sono sempre i farmacisti del Ssn a cercare di garantire “conestenuante impegno” la dispensazione di tutti i Dpi  (guanti, faccialifiltranti Ffp2 e Ffp3,  camici, tute, visiere, occhiali eccetera) e lemascherine chirurgiche, strumenti di importanza cruciale per ridurre il rischiodi contagio e di propagazione del virus. E sono sempre i farmacisti dei servizifarmaceutici territoriali delle Asl, spiega la Sinafo, a operare in prima lineaper garantire, tra l’altro, la continuità assistenziale ai pazienti domiciliaripiù fragili,  assicurando, oltre a tutte le attività previste sul territoriodalla normativa (dalla gestione della farmaceutica sui distretti, residenzeassistite ecc., alla vigilanza sulle farmacie e depositi del territorio, alcontrollo della farmaceutica convenzionata eccetera), l’erogazione di farmaci edispositivi salvavita, non presenti nelle farmacie di comunità, in continuitàassistenziale tra ospedale e territorio.“Il tutto” sottolineano Di Turi e Console “parametrato ai pressanti carichi dilavoro e ai possibili rischi di trasmissione o di contagio a fasce più debolispesso ammassate in file nei servizi aperti sul territorio, storicamente carenti di risorse umane e per lo più malmessi anche strutturalmente”.L’epidemia in atto ha inevitabilmente determinato un surplus di lavoro,sollecitazioni e incombenze in carico alle farmacie ospedaliere e territoriali,che si traducono in ritmi lavorativi estremamente stressanti (puntualmentesegnalati da molti associati Sinafo),  che – se erano già difficilmentefronteggiabili in una situazione di storica carenza di organico e di risorsedisponibil
i –  ora sono sono diventate insostenibili, anche in relazione, scrivono Di Turi e Console, “ai notevoli concreti rischi di contagio che laconsacrata carenza di personale non fa altro che alimentare”.Il primo e più urgente rimedio per questa situazione da bollettino di guera,per Sinafo, non può che essere quello di estendere le misure emergenziali peril potenziamento degli organici dei medici contenute nel ricordato decrfeton.14 dell 9 marzo anche ai farmacisti dirigenti del Ssn ospedalieri, anche allaluce del fatto che quelle misure, per come sono formulate e per un espressorimando all’art. 1 del D.Lgs. n. 233/46,  sono applicabili  anche aifarmacisti.Esplicito, al riguardo, l’invito del sindacato a Governo e Regioni:autorizzare, senza ulteriori indugi,   il reclutamento di personale farmacistadirigente, con inclusione anche dei farmacisti specializzati e specializzandi,attraverso assunzioni a tempo determinato, ovvero con istituti contrattualiflessibili quali collaborazione coordinata e continuativa, ovvero ancora, invia residuale, attraverso contratti libero professionali, così comeespressamente previsto per i medici, nel rispetto delle disposizioni del piùvolte ricordato decreto del 9 marzo, di durata non superiore a sei mesi,prorogabili in ragione del perdurare dello stato di emergenza, “al fine di farfronte alle esigenze straordinarie e urgenti derivanti dalla diffusione delCovid-19 e di garantire i livelli essenziali di assistenza nella massimasicurezza possibile”.Print Friendly, PDF & EmailCondividiFacebookfb-share-iconLinkedIn[linkedIn]Share[quisikrea_]