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Dir. Resp.
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Edizione del 13/04/2022
Estratto da pag. 1
Può partire il sistema della “accoglienza diffusa” degli ucraini in fuga dalla guerra, che prevede un rimborso di 33 al giorno per chi ospita i rifugiati. La Protezione civile nazionale ieri ha infatti pubblicato l’atteso avviso per raccogliere i progetti di associazioni ed enti interessati a realizzare reti di accoglienza, che prevedano anche l’ospitalità anche in strutture private e alloggi messi a disposizione dai cittadini. Il bando integrale è consultabile sul sito web www.protezionecivile.gov.it, mentre la sua scadenza è fissata al 22 aprile. Si attende ancora, invece, l’attivazione della piattaforma con cui gli stessi ucraini che hanno trovato una sistemazione autonomamente potranno chiedere un contributo di 300 euro al mese per 90 giorni (150 euro per i minori).IL NUOVO SISTEMA DELL’ACCOGLIENZA DIFFUSAIl decreto Ucraina approvato a marzo dal Governo dava il via libera a reperire 15mila posti in ulteriori forme di accoglienza diffusa, tramite affidamento diretto alle associazioni e agli enti del Terzo settore. Ora la Protezione civile rende l’accoglienza diffusa operativa. Si tratta di un sistema allargato e alternativo, quindi, a quello tradizionale delle strutture di accoglienza Cas e Sai, anche se ne è prevista la sostanziale omogeneità di servizi e costi. L’accoglienza diffusa può comprendere anche la disponibilità di famiglie che decidono di ospitare i profughi, oltre che di strutture private. Tutto ciò che il Terzo settore può quindi mettere a disposizione dei profughi, ma facendo sistema. Saranno infatti valorizzate le manifestazioni di interesse fatte non da singoli ma da reti, ma quelle attraverso progetti integrati. La scadenza dei progetti è prevista per il 31 dicembre. NON SOLO L’ALLOGGIOMA ANCHE SERVIZI E SUPPORTOIl bando della Protezione civile fissa alcuni paletti per l’offerta di alloggi: ogni progetto deve dare disponibilità di almeno 300 posti letto e di massimo tremila, ma ogni struttura o unità abitativa non potrà ospitare più di 20 persone. Il bando, però, non è solo finalizzato all’individuazione e al finanziamento di alloggi. Sono cinque, infatti, le macroaree di servizi richiesti e finanziabili. Quindi, oltre all’alloggio, anche vitto, beni e servizi di prima necessità (anche attraverso l’assegnazione di una dotazione economica alla persona accolta di 2,50 euro al giorno) e la gestione degli aspetti amministrativi e rendicontativi dell’accoglienza e dei flussi iin ingresso. La quinta macroarea di intervento, invece, è quella composta da attività volte ad assicurare «una presa in carico integrata dei beneficiari dell’accoglienza diffusa», come recita il bando, che si riferisce specificatamente a servizi come orientamento e accesso ai servizi del territorio, mediazione linguistica e interculturale, orientamento legale, assistenza psico-socio-sanitaria, accompagnamento all’inserimento scolastico, inclusione sociale, orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo, accompagnamento alla formazione e alla riqualificazione professionale.COME PARTECIPARE:ASSOCIAZIONI ED ENTIAl bando seguirà una convenzione sottoscritta dal Dipartimento della Protezione civile, dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali, dalla Conferenza delle Regioni e dall’Associazione nazionale dei comuni italiani. Possono partecipare le reti associative di enti del Terzo settore iscritte nel registro Runts. Ma anche i centri di servizio per il volontariato accreditati, le associazioni e gli enti che operano in favore degli immigrati e gli enti religiosi civilmente riconosciuti. Per partecipare dovranno candidare il proprio progetto tramite la piattaforma web avvisiebandi-emergenzaucraina.protezionecivile.gov.it/, compilando la domanda. Il rappresentante legale deve disporre della Firma elettronica qualificata Feq e della casella di Posta elettrronica certificata Pec. La scadenza del bando è fissata per le 18 del 22 aprile. COME PARTECIPARE:CITTADINI E impreseIndirettamente, quindi, possono partecipare anche i cittadini e le strutture private. se hanno offerto la propria disponibilità ad ospitare e assis
tere i profughi alle reti associative.Per manifestare la propria disponibilità, oltre a contattare direttamente Comuni o associazioni impegnate nell’assistenza ai profughi ucraini, si può utilizzare anche la piattaforma attivata di recente dalla Protezione civile nazionale. Si chiama “OffroAiuto” e serve a raccogliere le offerte da inoltrare poi alle realtà del territorio. Si può accedere alla piattaforma con l’indirizzo web offroaiuto-emergenzaucraina.protezionecivile.gov.it, poi bisogna compilare il modulo e confermare la propria offerta tramite cellulare.