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Edizione del 05/04/2022
Estratto da pag. 1
Telemedicina e cure domiciliari contro il Covid-19: un binomio vincente
Telemedicina e cure domiciliari contro il Covid-19: un binomio vincente.  Come ha scritto Carlo Alfaro su Positanonews stamattina . La maggior parte dei
Telemedicina e cure domiciliari contro il Covid-19: un binomio vincente.  Come ha scritto Carlo Alfaro su Positanonews stamattina . La maggior parte dei pazienti affetti da Covid-19 possono infatti essere gestiti in modo efficiente a casa, riducendo così la pressione sul sistema sanitario e minimizzando l’impatto socio-psicologico su di loro. E ciò è reso possibile dalla telemedicina. La telemedicina è una modalità innovativa di erogazione di servizi e prestazioni assistenziali sanitarie a distanza, grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali applicate alla pratica medica. L’emergenza pandemica, riducendo le possibilità di visite in presenza, ha reso indispensabile ripensare l’organizzazione dei sistemi sanitari. La soluzione è stato l’implemento del ricorso agli strumenti di teleconsulto, televisita e telemonitoraggio tramite piattaforme digitali. Di conseguenza, il Covid ha funzionato da stimolo in tutto il mondo per una rivoluzione digitale in sanità. I modelli di telemedicina, grazie alla loro efficienza, praticità e sostenibilità, anche in futuro potranno vantaggiosamente integrare l’assistenza “in presenza” dei pazienti. In Italia, la vera sfida della riforma del territorio, nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), è proprio curare il paziente a casa. Uno degli obiettivi del Pnrr, infatti, è la “medicina di prossimità” che garantisce la continuità di cure e l’integrazione fra ospedale e territorio. La telemedicina può dare un senso alla sofferenza indicibile creata dal Covid: un’opportunità di miglioramento dei servizi sanitari scaturita da una devastante tragedia mondiale. La sanità digitale può segnare l’inizio di una nuova epoca della Medicina, nella direzione di aumentare la qualità delle cure in termini di appropriatezza e di precisione, ridurre i tempi necessari per completare le procedure cliniche, abbattere i costi, aumentare il comfort del paziente. Il Ministero della Salute ha ufficializzato la telemedicina tra le offerte del SSN, predisponendo le linee guida sulla telemedicina, che sono state approvate a dicembre 2021 dalla Conferenza Stato-Regioni. Grazie a ciò, le prestazioni sanitarie in telemedicina sono ufficialmente riconosciute con lo stesso valore delle prestazioni in presenza.

La telemedicina è una bella realtà nel Distretto 59 dell’Asl Na 3 Sud, grazie alla sinergia dell’Home Care Team (servizio di Telemedicina) e le Unità speciali di continuità assistenziale (Usca). La centrale operativa ha sede a Gragnano e opera su tutto il distretto di competenza grazie all’intervento di professionisti che seguono i pazienti sia recandosi al loro domicilio dove effettuano visite specialistiche, esami emato-chimici, radiografia ed ecografia dei polmoni, sia seguendoli a distanza tramite il contatto telefonico h 24 e l’utilizzo di un kit sanitario che viene consegnato ai pazienti e collegato alla centrale operativa per una sorveglianza e un monitoraggio continuo da remoto dei parametri clinici. Grazie a questo costante monitoraggio, il team della telemedicina può operare la scelta di proseguire l’assistenza domiciliare o ricoverare il paziente in caso di peggioramento di sintomi. Tra le peculiarità del servizio, diretto dal dottor Antonio Lucchetti, la somministrazione a domicilio ai pazienti Covid di anticorpi monoclonali, sotto la guida del referente dottoressa Ersilia Trapani, specialista in Anestesia e Rianimazione. Se la somministrazione è indicata, a domicilio del paziente interviene il camper dell’unità mobile di telemedicina, con l’equipe di rianimazione mobile di livello ospedaliero che comprende un anestesista, un medico Usca, un infermiere. Gli anticorpi monoclonali sono farmaci specifici contro il Covid-19, autorizzati in via emergenziale e prescrivibili a persone particolarmente fragili con infezione recente da Sars-Cov-2 e senza sintomi gravi. Sono anticorpi che vanno a legarsi alla proteina Spike e impediscono l’ingresso del virus nelle cellule e quindi la sua replicazione. Vanno somministrati, in un’unica infusione endovena, entro i primi 5 giorni dall’insor
genza della sintomatologia clinica lieve/moderata. Il trattamento con anticorpi monoclonali, iniziato in fase precoce, ha dimostrato di ridurre significativamente i ricoveri in ospedale per Covid-19. Ad oggi gli anticorpi monoclonali rappresentano il più efficace trattamento contro il SARS-CoV-2, ma non sono utili in pazienti che hanno già sviluppato una forma grave della malattia. Gli anticorpi anti- Spike sono indicati nelle persone a rischio di morte o di ricovero in terapia intensiva, come gli anziani o i pazienti con comorbidità (es. diabetici, cardiopatici, obesi, in trattamento con immuno-soppressori). Sotrovimab è uno dei pochi anticorpi monoclonali che sembra poter funzionare anche contro la variante Omicron del Sars-CoV-2. Il servizio prescrive anche, se c’è indicazione, terapie antivirali orali come il molnupiravir, la cosiddetta “pillola anti-Covid”, che agisce sull’RNA polimerasi: va assunta due volte al giorno per cinque giorni appena ricevuta la diagnosi di Covid-19. E’ indicato ai pazienti adulti con Covid-19 che non necessitano di ossigenoterapia e che sono ad alto rischio di sviluppare una forma grave della malattia a causa di comorbilità. Il farmaco ha dimostrato di dimezzare il rischio di ricovero e morte nei pazienti affetti da Covid-19. Il trattamento va iniziato il più rapidamente possibile dal momento dell’infezione, entro comunque 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi. La telemedicina si occupa anche di pazienti con sequele da Long-Covid, persone affette da patologie croniche, oncologiche, immunologiche, cardiovascolari, malattie rare e condizioni di fragilità, oppure che richiedono trattamenti di lungo periodo o particolare assistenza e/o supporto non ospedalieri.

ASSISTENZA PAZIENTI COVID POSITIVI

Per richiedere assistenza domiciliare per pazienti Covid positivi afferenti all’aslna3sud è possibile inviare mail con i propri dati a:

assistenza.telemedicina@aslnapoli3sud

o chiamare al num 081 5352744La Telemedicina: una definizioneLa Telemedicina è definita come l’insieme di tecniche mediche ed informatiche che permettono la cura di un paziente a distanza o più in generale di fornire servizi sanitari da remoto. La definizione pone giustamente l’accento sul concetto di distanza, la vera parola-chiave che insieme rappresenta l’essenza della Telemedicina e ne prefigura i pregi e i vantaggi: la possibilità di effettuare visite da remoto con grande beneficio per tutte le persone che abitano in luoghi isolati, hanno problemi di trasporto o di deambulazione oppure, semplicemente, preferiscono non perdere del tempo in coda o nel traffico. Sfruttando le nuove tecnologie informatiche, la Telemedicina oggi può permettere:Un colloquio diretto tramite audio o video tra medico e paziente

La trasmissione protetta e criptata di documenti, referti, diagnosi

Chiaramente, queste modalità di visita possono essere proficue in tutte le situazioni in cui non sia necessario il contatto fisico tra medico e paziente. La Telemedicina si rivela vantaggiosa nel supporto psichico (per consulto psichiatrico o assistenza psicoterapeutica), dietologico, nutrizionistico e in tutti quei casi in cui malattie croniche o cronicizzanti richiedano assistenza e monitoraggio prolungati nel tempo.

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sanità digitale TELEMEDICINA ALL’ASL NAPOLI 3 SUD

Telemedicina e cure domiciliari contro il Covid-19: un binomio vincente.  Come ha scritto Carlo Alfaro su Positanonews stamattina . La maggior parte dei pazienti affetti da Covid-19 possono infatti essere gestiti in modo efficiente a casa, riducendo così la pressione sul sistema sanitario e minimizzando l’impatto socio-psicologico su di loro. E ciò è reso possibile dalla telemedicina. La telemedicina è una modalità innovativa di erogazione di servizi e prestazioni assistenziali sanitarie a distanza, grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali applicate alla pratica medica. L’emergenza pandemica, riducendo le possibilità di visite in presenza, ha res
o indispensabile ripensare l’organizzazione dei sistemi sanitari. La soluzione è stato l’implemento del ricorso agli strumenti di teleconsulto, televisita e telemonitoraggio tramite piattaforme digitali. Di conseguenza, il Covid ha funzionato da stimolo in tutto il mondo per una rivoluzione digitale in sanità. I modelli di telemedicina, grazie alla loro efficienza, praticità e sostenibilità, anche in futuro potranno vantaggiosamente integrare l’assistenza “in presenza” dei pazienti. In Italia, la vera sfida della riforma del territorio, nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), è proprio curare il paziente a casa. Uno degli obiettivi del Pnrr, infatti, è la “medicina di prossimità” che garantisce la continuità di cure e l’integrazione fra ospedale e territorio. La telemedicina può dare un senso alla sofferenza indicibile creata dal Covid: un’opportunità di miglioramento dei servizi sanitari scaturita da una devastante tragedia mondiale. La sanità digitale può segnare l’inizio di una nuova epoca della Medicina, nella direzione di aumentare la qualità delle cure in termini di appropriatezza e di precisione, ridurre i tempi necessari per completare le procedure cliniche, abbattere i costi, aumentare il comfort del paziente. Il Ministero della Salute ha ufficializzato la telemedicina tra le offerte del SSN, predisponendo le linee guida sulla telemedicina, che sono state approvate a dicembre 2021 dalla Conferenza Stato-Regioni. Grazie a ciò, le prestazioni sanitarie in telemedicina sono ufficialmente riconosciute con lo stesso valore delle prestazioni in presenza.

La telemedicina è una bella realtà nel Distretto 59 dell’Asl Na 3 Sud, grazie alla sinergia dell’Home Care Team (servizio di Telemedicina) e le Unità speciali di continuità assistenziale (Usca). La centrale operativa ha sede a Gragnano e opera su tutto il distretto di competenza grazie all’intervento di professionisti che seguono i pazienti sia recandosi al loro domicilio dove effettuano visite specialistiche, esami emato-chimici, radiografia ed ecografia dei polmoni, sia seguendoli a distanza tramite il contatto telefonico h 24 e l’utilizzo di un kit sanitario che viene consegnato ai pazienti e collegato alla centrale operativa per una sorveglianza e un monitoraggio continuo da remoto dei parametri clinici. Grazie a questo costante monitoraggio, il team della telemedicina può operare la scelta di proseguire l’assistenza domiciliare o ricoverare il paziente in caso di peggioramento di sintomi. Tra le peculiarità del servizio, diretto dal dottor Antonio Lucchetti, la somministrazione a domicilio ai pazienti Covid di anticorpi monoclonali, sotto la guida del referente dottoressa Ersilia Trapani, specialista in Anestesia e Rianimazione. Se la somministrazione è indicata, a domicilio del paziente interviene il camper dell’unità mobile di telemedicina, con l’equipe di rianimazione mobile di livello ospedaliero che comprende un anestesista, un medico Usca, un infermiere. Gli anticorpi monoclonali sono farmaci specifici contro il Covid-19, autorizzati in via emergenziale e prescrivibili a persone particolarmente fragili con infezione recente da Sars-Cov-2 e senza sintomi gravi. Sono anticorpi che vanno a legarsi alla proteina Spike e impediscono l’ingresso del virus nelle cellule e quindi la sua replicazione. Vanno somministrati, in un’unica infusione endovena, entro i primi 5 giorni dall’insorgenza della sintomatologia clinica lieve/moderata. Il trattamento con anticorpi monoclonali, iniziato in fase precoce, ha dimostrato di ridurre significativamente i ricoveri in ospedale per Covid-19. Ad oggi gli anticorpi monoclonali rappresentano il più efficace trattamento contro il SARS-CoV-2, ma non sono utili in pazienti che hanno già sviluppato una forma grave della malattia. Gli anticorpi anti- Spike sono indicati nelle persone a rischio di morte o di ricovero in terapia intensiva, come gli anziani o i pazienti con comorbidità (es. diabetici, cardiopatici, obesi, in trattamento con immuno-soppressori). Sotrovimab è uno dei pochi anticorpi monoclonali che se
mbra poter funzionare anche contro la variante Omicron del Sars-CoV-2. Il servizio prescrive anche, se c’è indicazione, terapie antivirali orali come il molnupiravir, la cosiddetta “pillola anti-Covid”, che agisce sull’RNA polimerasi: va assunta due volte al giorno per cinque giorni appena ricevuta la diagnosi di Covid-19. E’ indicato ai pazienti adulti con Covid-19 che non necessitano di ossigenoterapia e che sono ad alto rischio di sviluppare una forma grave della malattia a causa di comorbilità. Il farmaco ha dimostrato di dimezzare il rischio di ricovero e morte nei pazienti affetti da Covid-19. Il trattamento va iniziato il più rapidamente possibile dal momento dell’infezione, entro comunque 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi. La telemedicina si occupa anche di pazienti con sequele da Long-Covid, persone affette da patologie croniche, oncologiche, immunologiche, cardiovascolari, malattie rare e condizioni di fragilità, oppure che richiedono trattamenti di lungo periodo o particolare assistenza e/o supporto non ospedalieri.

ASSISTENZA PAZIENTI COVID POSITIVI

Per richiedere assistenza domiciliare per pazienti Covid positivi afferenti all’aslna3sud è possibile inviare mail con i propri dati a:

assistenza.telemedicina@aslnapoli3sud

o chiamare al num 081 5352744La Telemedicina: una definizioneLa Telemedicina è definita come l’insieme di tecniche mediche ed informatiche che permettono la cura di un paziente a distanza o più in generale di fornire servizi sanitari da remoto. La definizione pone giustamente l’accento sul concetto di distanza, la vera parola-chiave che insieme rappresenta l’essenza della Telemedicina e ne prefigura i pregi e i vantaggi: la possibilità di effettuare visite da remoto con grande beneficio per tutte le persone che abitano in luoghi isolati, hanno problemi di trasporto o di deambulazione oppure, semplicemente, preferiscono non perdere del tempo in coda o nel traffico. Sfruttando le nuove tecnologie informatiche, la Telemedicina oggi può permettere:Un colloquio diretto tramite audio o video tra medico e paziente

La trasmissione protetta e criptata di documenti, referti, diagnosi

Chiaramente, queste modalità di visita possono essere proficue in tutte le situazioni in cui non sia necessario il contatto fisico tra medico e paziente. La Telemedicina si rivela vantaggiosa nel supporto psichico (per consulto psichiatrico o assistenza psicoterapeutica), dietologico, nutrizionistico e in tutti quei casi in cui malattie croniche o cronicizzanti richiedano assistenza e monitoraggio prolungati nel tempo.