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Edizione del 11/03/2020
Estratto da pag. 1
INTERVISTA A LUCA CERISCIOLI: - «Nuove misure col comitato tecnico - Una mia ricandidatura è esclusa»
IL GOVERNATORE parla a tutto campo, dal diffondersi del Coronavirus («Findall'inizio abbiamo adottato le misure che ritenevamo necessarie. Domani summitper aggiornare il piano»), passando per le accuse che gli hanno rivolto sulterremoto («La lentezza della ricostruzione non è colpa della Regione»), finoal bilancio dei cinque anni di mandato («Non avessimo avuto queste dueemergenze saremmo stati tutti più contenti») e alle prossime elezioni con ladecisione di lasciare il passo a Mangialardi («Il centrosinistra che fa fuocoamico segue la tradizione di dare un vantaggio all’avversario, il giorno chefinirà di litigare susciterà stupore»)11 Marzo 2020 - Ore 16:05 Print Friendly, PDF & Email 0 0 0 0 0 0 [Ceriscioli_CoronaVirus_FF-15-650x434]Luca Ceriscioli di Luca Patrassi Di sicuro non lo identificano più come l’ex sindaco di Pesaro, il governatoredi quella Regione considerata a trazione Anconetana e Pesarese: Luca Cerisciolisi appresta a chiudere il mandato quinquennale alla guida della Regione Marchee lo fa con una percezione mutata nei suoi confronti da parte di moltimarchigiani che prima sentivano Palazzo Raffaello lontano da cuore e daifinanziamenti. La netta presa di posizione a tutela dei cittadini sul temacoronavirus gli ha dato un extrabonus di fiducia e di credibilità.Governatore Ceriscioli, lei non è un virologo ma la sua conoscenza delle curvematematiche l’aiuta nell’affrontare l’emergenza del virus: conosce a fondo leMarche, siamo ancora un popolo di campanilisti o appare qualche segno che fapensare a una comunità solidale appare?«Rilevo che i marchigiani abbiano ben compreso la situazione fin dall’inizio estanno collaborando. Abbiamo fatto da tempo le scelte che ritenevamo necessariee continuiamo in questo senso. Domani avremo un comitato tecnico che decideràl’aggiornamento del piano con l’adozione di nuove misure in base alle esigenzeche si stanno manifestando».[ospedale-camerino-coronavirus-2-e158376936]L’ospedale di CamerinoStrutture sanitarie a dura prova, si attende l’onda di piena sperando che lenuove misure risultino idonee nell’immediato. Ma siete pronti con ulterioripiani nel caso siano necessari?«L’ospedale di Pesaro diventerà l’ospedale “sporco”, cioè quello che accoglieràun numero importantissimo di casi, mentre Urbino e Fano faranno l’attivitàordinaria, su Ancona stiamo portando avanti la sistemazione di Chiaravalle e unincremento di posti su Torrette. Quanto a Macerata, i posti letto disponibili aCamerino sono pochi, ha una dimensione limitata e quindi penso si andrà autilizzare uno dei due ospedali (Civitanova o Macerata, ndr) che dovràoccuparsi forse in maniera esclusiva dei casi di coronavirus. Questo peròsempre nella logica di preparare sperando che non serva. Ci tengo a dirlo,perché noi non è che siamo contenti se aumentano i casi».Ci sono anche quelli del sì, però. Chi le riconosce orgoglio e determinazionenello schierarsi subito contro il Governo per la chiusura delle scuole, diceche però con il terremoto si è mosso diversamente. Le contestano di aver usatogrande delicatezza con commissari alla Ricostruzione a dir poco inconcludentisolo per affinità di partito. Cosa replica?[conte-castelsantangelo-1-650x488]Giuseppe Conte con Luca Ceriscioli e Mauro Falcucci, sindaco diCastelsantangelo durante la visita del 13 settembre nel cratere«La molla che questa volta ha fatto scattare l’intervento è stata l’ordinanzache, rispetto alla scelta che ha fatto il Governo, ha permesso l’interventodella Regione. Per il sisma non è che l’indirizzo della Regione non sia statoespresso. Io ricordo che la prima volta ero a Camerino, Confindustria faceva lasua assemblea ed eravamo nella prima parte del 2017. Non è che questa linea siastata indicata tardivamente, sono usciti tanti messaggi che manifestavano lalinea diversa della Regione Marche rispetto al Governo e l’abbiamoufficializzata ad ogni decreto che ha fatto il Governo dichiarandol’insufficienza rispetto alle esigenze e il fatto che servissero strumenti disemplificazione amministrativa. Anche l’ultima volta che siamo stati al tavolocon il Governo ab
biamo presentato gli emendamenti di sempre, ma anche in quellaoccasione non sono stati accolti. Non è stata la Regione distratta rispetto alsisma ma un meccanismo diverso voluto dal Governo che non ha dato spazi diinserimento alla Regione. La comunità ha invece percepito che la lentezza dellaricostruzione sia una responsabilità della Regione e non è così: peraltro siamostati l’unico Ente che ha dato alla Ricostruzione 70 dipendenti. Questagenerosità istituzionale – la presenza di tecnici della Regione negli ufficidella Ricostruzione – fa invece sì che uno a torto identifichi l’azione delGoverno con quella della Regione, non distinguendo linee date da noi dal primogiorno e disattese. Ho condiviso il pensiero del premier Conte quando in questigiorni ha detto che nelle emergenze bisogna fare cose straordinarie» .Lonely Planet indica le Marche al top mondiale tra le regioni da visitare epurtroppo arriva l’emergenza sanitaria. Come se ne esce con riferimento alturismo?«Chiederemo a Lonely Planet – scherza il governatore – di inserire le Marcheanche nel prossimo anno. Sarebbe una cosa bellissima se Lonely Planet nel 2021dicesse “andate dove non siete andati lo scorso anno perché c’è stata unapandemia”. Certamente continueremo ad investire per sostenere il turismo comeabbiamo fatto finora» .Una rotta che la Regione vuole percorrere è quella aerea legata al rilancio delSanzio. Ha già in mente uno scenario possibile?«L’aeroporto è nella nostra programmazione. Abbiamo stanziato 13 milioni dieuro, non due soldi, per finanziare il potenziamento dei voli, è un pianocontenuto nella nostra programmazione turistica. Quello che sta accadendo ogginon deve interrompere il lavoro che stiamo portando avanti »[Ceriscioli_mangialardi-650x488]Luca Ceriscioli e Maurizio MangialardiHa già detto e ripetuto che non si ricandiderà, un passo indietro a vantaggiodi Mangialardi. Non è che la popolarità di cui gode in questi giorni laspingerà a ripensarci?«Per ritrovare la concordia nel centrosinistra ho fatto un passo indietro afavore di Maurizio Mangialardi e questa per me rimane la situazione, è chiaroche anche Maurizio si vede poco perché non è il momento della campagnaelettorale, lui è anche presidente dell’Anci e ha un ruolo istituzionale diparticolare responsabilità in questo momento. Poi, qualche giorno dopo l’eventoho fatto questa analisi: il fatto di non essere oggi invischiato nella dinamicaelettorale aiuta ancora di più nel compito che devo svolgere perché mi tieneesente dall’idea che le scelte che prendiamo siano derivate da chissà qualetornaconto elettorale».La cosa che più l’ha delusa in questi cinque anni di governo delle Marche?«Per me, e soprattutto per i marchigiani, l’aver avuto in questi cinque annidue emergenze così. Non le avessimo avute saremmo più contenti tutti, daitrentamila sfollati a quanti oggi- pazienti e sanitari- combattono ilcoronavirus. Non ce lo scegliamo, ci capita».La maggiore soddisfazione?«Sono convinto di aver fatto un lavoro enorme in questi cinque anni malgrado lecose che sono capitate. Magari non sarà visibile subito ma sono convinto che daun’analisi serena, e non da scontro politico, possa emergere che sono staticinque anni di grandissimo lavoro che ha prodotto cose importanti».[Direzione_PD-DSC_0714-650x433-1]Andrea Orlando, vice segretario nazionale del Pd, all’ultima direzioneregionale PdLei è stato vittima del “fuoco amico” del suo Pd?«Il centrosinistra che fa fuoco amico segue la tradizione di dare un vantaggioall’avversario, il giorno che il centrosinistra finirà di litigare susciteràstupore, ci si chiederà cosa sia successo, se sia cambiato il Dna. Se vogliamometterla in un’altra luce direi che c’è una grande dialettica democratica nelcentrosinistra».Non si ricandida?«No, in questo momento ma anche dopo porto avanti il percorso che dicevo prima,almeno a nessuno verrà in mente che le scelte che stiamo adottando, secondo mepopolari, siano dettate da motivi elettorali».