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Dir. Resp.
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Edizione del 14/03/2022
Estratto da pag. 1
La scuola pugliese unita nel chiedere la proroga dei contratti dell’organico Covid docenti e ATA
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“La pandemia e i disagi che la stessa ha causato e continua a causare nelle nostre comunità scolastiche, purtroppo, non terminano con la fine dello stato di emergenza previsto per il 31 marzo prossimo. Resteranno ancora in vigore tutta una serie di misure cautelative e precauzionali per evitare il diffondersi di nuove ondate, anche e soprattutto in ambito scolastico. Per queste ragioni – fa sapere l’assessore all’istruzione, alla formazione e al lavoro della Regione Puglia, Sebastiano Leo – la comunità scolastica pugliese nella sua interezza chiede al Governo un ulteriore impegno al fine di prorogare, almeno fino a fine giugno, i contratti del personale docente e del personale ATA assunto in ragione della pandemia”.
“Sono oltre 4000 i docenti pugliesi e il personale ATA che da due anni sono impegnati nelle scuole della nostra regione per rinforzare gli organici nella gestione della crisi pandemica e nelle attività didattiche, un personale a cui noi tutti dobbiamo un enorme grazie per il lavoro profuso in condizioni di grandissima difficoltà. Per queste ragioni, anche a seguito del tavolo che ha avuto luogo stamattina con tutte le organizzazioni sindacali e con le associazioni dei dirigenti scolastici, dopo aver ascoltato le comunità degli studenti e delle famiglie, la scuola pugliese chiede al Governo di prorogare i contratti del suddetto personale, almeno fino al termine delle attività didattiche del corrente anno scolastico”, commenta Leo.
“Inoltre – continua l’assessore – oggi chiederò di inserire la questione come ordine del giorno della X Commissione della Conferenza delle Regioni, dove sono riuniti tutti gli assessori regionali all’istruzione, che è prevista per domani pomeriggio. Sono certo di trovare importanti sinergie con gli altri assessori su questa delicata questione”.
“Siamo consapevoli – conclude Leo – che l’eventuale proroga comporti un ulteriore e sostanzioso impegno di spesa da parte del Governo, ma siamo altrettanto consapevoli che governare significa decidere e definire priorità e la Puglia ritiene che non vi sia priorità superiore agli investimenti nella Scuola, nella qualità e nella gestione della didattica. Ringrazio ancora le organizzazioni sindacali della scuola pugliese per la compattezza dimostrata”.