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Edizione del 12/03/2022
Estratto da pag. 1
Pillole di iodio e Piano anti-nucleare, il Governo si riunisce: anche in Liguria Squadra Speciale di intervento radiologico
Il 14 marzo riunione con la conferenza delle Regioni per attuare il Piano: occhi puntati sulle mosse di Putin e sul rischio atomico
Il Piano d'emergenza c'è già, affinato con l'infuriare dell'invasione russa in Ucraina e dopo le recenti mosse di Putin che tengono con il fiato sospeso la comunità internazionale. La minaccia delle armi atomiche, ovvero lo spettro più temibile che aleggia in questi giorni, ma anche il rischio presso le centrali sotto i bombardamenti (come quella di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa), hanno indotto il governo a prepararsi ad ogni evenienza con l'aggiornamento del Piano nazionale per la gestione delle emergenze radiologiche e nucleari. Per lunedì 14 marzo, dunque a breve, è fissata la riunione per fare il punto con i governatori regionali, che hanno già dato il via libera, e perfezionare la bozza in un documento condiviso. Questi gli obiettivi messi nero su bianco: "Definire e attuare le misure per la tutela della salute pubblica e delle produzioni, con particolare riguardo alle misure protettive e alle strategie di protezione dei cittadini, nonché i controlli delle filiere produttive e le restrizioni alla commercializzazione di prodotti agroalimentari; assicurare l’informazione alla popolazione sull’evoluzione dell’evento e sui comportamenti da adottare; garantire l’assistenza ai cittadini italiani che si trovino nel Paese estero interessato da un’emergenza radiologica e nucleare".  

Secondo quanto emerso sinora, in ogni Regione, fatta eccezione per la Regione Molise e la Regione Umbria, esiste almeno un Comando dei Vigili del Fuoco sede di una Squadra Speciale di intervento Nucleare e Radiologico, il cui personale ha conoscenze teoriche e pratiche e dispone di attrezzature e dispositivi di protezione individuale, nonché di formazione, requisiti "tali che ne consentono l’impiego in condizioni di emergenza comportanti il rischio di superare i limiti di dose stabiliti dalla normativa per i soccorritori ordinari". Così accade, quindi, anche in Liguria. 

Nel Piano che sarà varato ormai fra poche ore, l'avvertimento è sulle sostanze radioattive che possono essere emesse in caso di grave incidente nucleare, in particolare lo Iodio 131. "Il rischio di induzione di carcinoma tiroideo da iodio radioattivo è fortemente dipendente dall’età al momento dell’esposizione; più precisamente la classe di età 0-17 anni risulta quella a maggior rischio di effetti dannosi - si legge - Tale rischio si riduce sensibilmente negli adulti e tende ad annullarsi oltre i 40 anni di età. Esiste una maggiore radiosensibilità della tiroide in alcune condizioni fisiologiche (allattamento e gravidanza)".  

In caso di disastro nucleare sono presenti in Italia scorte di antidoti e farmaci a base di ioduro di potassio. La ricognizione di queste riserve è già stata effettuata dal Ministero della Salute. E' fondamentale sottolineare che sinora non c'è alcun indicatore di rischio, ma nel caso di emergenza ci sarebbero milioni di dosi a disposizione.

Il documento prevede che "a seguito di un incidente severo a una centrale nucleare, e sulla base di valutazioni dosimetriche, si può presentare la necessità di intervenire per ridurre l’esposizione a radiazioni ionizzanti. L’esposizione può avvenire in modo diretto (inalazione da aria contaminata, irraggiamento diretto da suolo e da nube), a seguito del passaggio della nube radioattiva o in modo indiretto, per inalazione da ri-sospensione o ingestione di alimenti e bevande contaminati. Le misure protettive, dirette o indirette, si attuano quando un’emergenza dichiarata quale general emergency – rilascio di specie radioattive all’esterno dell’impianto – evolve interessando il territorio nazionale". 

Nella bozza del Piano, da quanto trapela, sarebbero state incluse disposizioni per il "riparo al chiuso", con l'indicazione per la popolazione di restare dentro casa, chiudendo porte e finestre. Inoltre si prevede di spegnere gli impianti di ventilazione e condizionamento per brevi periodi e bloccare la circolazione stradale.

Quanto al fai da te "preventivo" e alla psicosi per le pillole di iodio, le raccomandazioni sono quelle di evitare rigorosamente ogni
auto-somministrazione: l'assunzione di queste compresse può comportare elevati rischi per la tiroide e pericoli per la salute. Il Piano in caso di emergenza nucleare all'attenzione del governo e della conferenza delle Regioni è un atto prudenziale, di fronte alla crisi russo-ucraina, ma che viene assunto per fronteggiare ogni eventualità. Il quadro di rischio per ora è considerato basso.