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Edizione del 11/03/2022
Estratto da pag. 1
Non c’è pace per piazzale Norma Cossetto. Nella notte, il palo recante il nome della giovane, brutalizzata e uccisa dai partigiani jugoslavi nei pressi della foiba di Villa Surani, è letteralmente sparito. Identica sorte per la targa inaugurata in occasione del Giorno del Ricordo.
"A terra non sono stati rinvenuti vetri o altri oggetti riconducibili a un incidente. Abbiamo fondate ragioni, pertanto, per pensare che sia stato l'ennesimo vile gesto dei soliti negazionisti”. Così Alessandro Ciani, assessore alla sicurezza, spiegando che “palo e targa sono scomparsi, quindi è improbabile che qualcuno ci abbia sbattuto accidentalmente. Già lo scorso 9 febbraio, prima ancora dell’inaugurazione del piazzale, il palo era stato abbattuto. L’auspicio è che si possa fare chiarezza sulla vicenda e si possa risalire ai responsabili di un gesto grave, che offende la memoria di una ragazza che ha subito violenze inaudite nel nome di un’ideologia cieca e intrisa di odio”.
“Rinnovo la ferma condanna per l'atto vandalico consumato ai danni dell’insegna con l’intitolazione a Norma Cossetto della rotonda di Sant’Osvaldo. Basta con questa recrudescenza di vigliaccheria, che getta fango e ignominia su chi l’ha compiuto. L’orrore delle foibe e il dramma dell’esodo giuliano istriano e dalmata non può più continuare a essere fattore di divisione o peggio di negazionismi fuori tempo. Abbiamo fatto troppi passi avanti, nella storia e nella memoria, per farci trascinare indietro da questi teppisti, che devono venire presto individuati. E magari indotti a prendere in mano qualche libro di storia per conoscere senza pregiudizi le vicissitudini che hanno toccato molto da vicino il territorio regionale e il confine orientale”, dichiara la consigliera comunale di Udine Eleonora Meloni (Pd).
La vigliaccheria sta nel non riconoscere il fascismo come istigatore di tutto quello che è seguito, incluso una guerra mondiale. Molti cittadini italiani arrrestati, torturati e uccisi dai fascisti non hanno avuto strade intitolate. Non si glorifichino atti di guerra e non si creino falsi eroi.
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