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Edizione del 10/03/2020
Estratto da pag. 1
10 Marzo 20200CONDIVIDI Facebook Twitter [gif][agricoltura2-640x213]Accelerazioni dei pagamenti, anticipi di risorse, misure specifiche perl’agriturismo, sostegno ai comparti del vino e dell’ortofrutta. Sono leprincipali indicazioni che la vicepresidente della Regione Marche, Anna Casini,ha elencato in una lettera inviata al ministro delle Politiche agricole, TeresaBellanova e al presidente della Puglia, Michele Emiliano, coordinatorecommissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni.“Un contributo”, specifica Casini nella missiva, “per definire un documentounitario condiviso” con misure adeguate a fronteggiare la crisi del mondoagricolo, pesantemente coinvolto nelle conseguenze economiche dell’emergenzaepidemiologica da Covid-19. Le indicazioni presentate riguardano una serie diinterventi che andrebbero ricompresi nel Piano straordinario di misure persuperare l’emergenza Coronavirus. La vicepresidente richiama l’innalzamento dal50 al 70 per cento dell’anticipo Pac 2020 (Politica agricola comune), a 25 milaeuro triennale del de minimis alle imprese agricole (tetto massimo diagevolazioni senza violare le norme sulla concorrenza), l’accelerazione dellaliquidazione di risorse mediante una semplificazione delle verifiche (concontrolli successivi a campione, per pagamenti sotto il milione di euro).La richiesta è quella di uno snellimento delle procedure, come già previsto aseguito del terremoto, con l’indicazione di alcuni comparti agricolimaggiormente penalizzati dall’emergenza in corso. A partire dalle filiere delfresco (prodotti lattiero caseari e ortofrutta) che rischiano una riduzione deiprezzi di mercato, senza tralasciare misure specifiche per turismo eagriturismo, come la possibilità, per quest’ultimo, di effettuare il servizio adomicilio.Indicazioni vengono fornite anche per quanto riguarda i fondi comunitari, conla deroga al raggiungimento degli obiettivi di spesa 2020 e lo sblocco deipagamenti delle misure non strutturali del 2019. Altri due comparti vengonoindicati nella lettera: quello enologico (iniziando dalla proroga delleautorizzazioni al reimpianto) e quello delle autorizzazioni per l’acquisto,l’utilizzo e la vendita dei presidi fitosanitari. Il rinnovo dei patentiniobbligatori è ostacolato dalle misure sanitarie in atto che non consentono losvolgimento dei corsi di aggiornamento e degli esami. Un problema che stacoinvolgendo, in Italia, centinaia di migliaia di imprenditori agricoli emigliaia di imprese di vendita e distribuzione.