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Edizione del 10/03/2020
Estratto da pag. 1
Coronavirus, Veneto: ok accordo per ammortizzatori in deroga
Venezia, 10 mar. (askanews) – “Non possiamo e non vogliamo che il virus metta in ginocchio il cuore produttivo d’Italia. Dobbiamo preservare tutte le potenzialità produttive del sistema-Veneto, che vale oltre 160 miliardi di Pil, pronti a ripartire quando l’emergenza sanitaria sarà superata. Il primo strumento è tutelare il lavoro e le imprese, attraverso gli ammortizzatori sociali, in particolare nelle piccole aziende, con meno di 6 dipendenti, e nei settori non tradizionalmente coperti dalla cassa integrazione. In Veneto le risorse già disponibili, grazie ad una oculata gestione delle crisi aziendali fatta negli anni dalle parti e dalla Regione, ammontano a 58 milioni di euro, cui si aggiungono 5,5 milioni di euro sbloccati oggi grazie all’approvazione in Giunta di una variazione di bilancio”.

Lo ha ribadito l’assessore regionale al lavoro, Elena Donazzan, nella Commissione regionale di concertazione tra le parti sociali tenutasi oggi in videoconferenza (nel pieno rispetto delle misure emergenziali) con i rappresentanti delle categorie economiche, dei sindacati e delle professioni. La Commissione, presieduta dall’assessore, ha definito e approvato l’accordo-quadro che attiva le prime risorse per gli ammortizzatori sociali a tutela di occupazione e imprese. L’accordo sarà portato domani all’attenzione della IX Commissione della Conferenza delle Regioni, come stimolo anche alla discussione nazionale.

“La discussione è stata approfondita, utile e responsabile da parte di tutti – sottolinea l’assessore Donazzan – tesa a rendere lo strumento della cassa in deroga il più efficace possibile a sostegno del sistema economico gravemente colpito. Le parti hanno espresso grande apprezzamento nei confronti della Regione Veneto e della struttura tecnica che ha elaborato con tempestività una bozza nella quale tutte le componenti si sono sostanzialmente riconosciute. Alla Direzione Lavoro della Regione Veneto va il plauso delle parti sociali e mio, per la tempestività e la capacità dimostrata di conoscere il proprio tessuto economico-sociale e nel contempo l’articolata struttura normativa”.