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Edizione del 10/03/2020
Estratto da pag. 1
Coronavirus, in Lombardia 500 in terapia intensiva: Regione chiede di chiudere tutto
"E' il tempo della fermezza. Ho incontrato i sindaci dei capoluoghi lombardi eil presidente di Anci Lombardia, chiedono tutti la stessa cosa: chiudere tuttoadesso, tranne i servizi essenziali, per ripartire il prima possibile. Le mezzemisure, l'abbiamo visto in queste settimane, non servono a contenere questaemergenza". Così sulla sua pagina Facebook il presidente della RegioneLombardia, Attilio Fontana.Fontana ha incontrato stamane in video conferenza i sindaci delle cittàcapoluogo di provincia della Lombardia. Questo, mentre in una intervistarilasciata a SkyTg24 Emanuele Catena, direttore del reparto di rianimazione eanestesia dell'ospedale Sacco di Milano, ha comunicato che "ad oggi abbiamo quial Sacco 23 pazienti intubati in terapia intensiva, però in Lombardia sono piùdi 500 malati che richiedono la terapia intensiva e la ventilazione meccanica.Ogni giorno ne intubiamo dai 30 ai 50, sono numeri da guerra".L'idea di chiudere tutto è stata ventilata anche dall'assessore al Welfaredella Regione Lombardia, Giulio Gallera. Così in collegamento video con Mattino5, Gallera ha illustrato la proposta di far chiiudere in Lombardia tutte leattività produttive e fermare il trasporto pubblico locale per i prossimi 15giorni:"Visto che il numero delle persone in ospedale e in terapia intensiva crescemolto, stiamo valutando un provvedimento molto più forte per tutte le attivitàproduttive, il trasporto pubblico locale. A questo punto per 15 giorni proviamoa chiuderci, a evitare qualunque occasione di uscire di casa e soffocare ladiffusione del virus".Gallera ha ricordato che "la chiusura dei negozi nel pomeriggio in settimanal'avevamo già chiesta sabato al governo che poi ha accettato solo di chiudere ibar e i ristoranti alle 18. Noi troviamo incongruente dire a una persona chepuò uscire soltanto per andare in ufficio e tornare piuttosto che per andare afare la spesa e poi gli lascio i negozi per lo shopping. Il primo a non crederealle misure è il cittadino".Fonte: Finanza.com