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Edizione del 04/03/2022
Estratto da pag. 1
Guerra in Ucraina, in Umbria i primi cento profughi: sono solo donne e bambini //
di Enzo Beretta Sono un centinaio, soprattutto donne e i bambini, le persone arrivate dall’Ucraina in Umbria in seguito all’esplosione della guerra. Provengono da diverse città del Paese attaccato dalla Russia e quasi tutti hanno viaggiato in queste ultime ore a bordo di pullman e pulmini partiti dai principali centri. Circa 50 – si apprende – hanno trovato ospitalità presso parenti e amici che vivono nella provincia di Perugia, altrettanti hanno raggiunto la provincia di Terni trovando una sistemazione temporanea presso parenti e connazionali. Alcuni dettagli operativi sono stati definiti nel corso del vertice presieduto dal prefetto perugino Armando Gradone che si è svolto giovedì pomeriggio in piazza Italia.Arrivi spontanei La gestione di questi arrivi – viene fatto notare da fonti ufficiali – è sicuramente differente rispetto a quella che viene organizzata in occasione degli sbarchi: in questo caso, infatti, non si tratta di viaggi programmati bensì di arrivi spontanei che promettono di continuare anche nei prossimi giorni. Il tavolo tecnico è stato utile a confrontarsi sulle esigenze dei profughi per raccogliere i fabbisogni, soprattutto quelli legati agli alloggiamenti. Soprattutto donne e bambini, dicevamo, stanno raggiungendo l’Italia e l’Umbria. Neppure un uomo a Perugia, pochissimi nel Ternano: in questa fase gli uomini preferiscono rimanere nel loro Paese d’origine in uno strenuo tentativo di resistenza. Un centinaio, dunque, gli arrivi secondo fonti istituzionali: alcune altre persone potrebbero essere sfuggite ai numeri ufficiali.Autoisolamento Sul fronte vaccini ai profughi provenienti dall’Est, con tutte le difficoltà del caso considerato il difficile momento che si ritrovano ad affrontare, in questa fase viene chiesto di confinarsi in autoisolamento per alcuni giorni, in attesa delle nuove disposizioni sanitarie. Il tema della vaccinazione dei profughi era stato affrontato anche mercoledì nel corso della Conferenza Stato-Regioni.