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Edizione del 26/02/2022
Estratto da pag. 1
Fecondazione assistita, l`allarme del Presidente Cecos Allegra
24 Ore Palermo, 25 feb. (Adnkronos) - Si annunciano "tempi difficili" per lecoppie che vogliono rivolgersi alla procreazione assistita. Perché "se letariffe proposte entreranno in vigore, né le aziende pubbliche né quelleprivate accreditate potranno offrire il servizio". "Si vanificherà cosìl’inserimento della procreazione assistita nei Lea e le coppie desiderose diprole saranno ancora costrette a rivolgersi al mercato privato italiano ointernazionale". E' l'allarme lanciato, dal prof. Adolfo Allegra, il Presidentedi Cecos Italia, l'Associazione nazionale di centri di riproduzione assistita,che commenta "con preoccupazione" lo "schema di decreto concernente ladefinizione delle tariffe dell'assistenza specialistica ambulatoriale eprotesica redatto dalla Commissione Livelli essenziali di assistenza presso ilMinistero della Salute". Cecos parla di "Incomprensibili e surreali ipotesi ditariffe delle prestazioni di Procreazione Medicalmente Assistita" e ribadisce"i rischi che conseguirebbero dall’eventuale entrata in vigore del Dpcm". "E’importante innanzitutto sottolineare che le prestazioni verranno rese daaziende di diritto pubblico e privato, il cui equilibrio finanziario èpresupposto indispensabile di “buon servizio” e che quindi le suddette aziendedovrebbero poter sempre lavorare con un riconoscimento di tariffe comunque noninferiore al breakeven point - spiega Allegra all'Adnkronos - La bozza di Dpcmoggetto del presente documento, trasmessa dalla Presidenza del Consiglio deiMinistri alla Conferenza delle Regioni con nota del 29 dicembre 2021, faseguito, dopo ben 5 anni, al DPCM 12 gennaio 2017 pubblicato sulla Guri del 18marzo 2017, documento che definiva i nuovi LEA da inserire nel nomenclatoretariffario". "Per ciò che concerne la Pma, la valorizzazione complessiva di unciclo di fecondazione in vitro omologa standard (somma dei codici tariffaridelle diverse fasi del ciclo), da parte della commissione permanente, nellabozza è stabilita in euro 1.290", continua."Per quanto concerne un ciclo difecondazione assistita con donazione di ovociti congelati la valorizzazionestabilita nella bozza è di euro 1.173,70 (nessun cenno si faall’approvvigionamento degli ovociti!) e per quanto concerne un ciclo difecondazione assistita in vitro con donazione di spermatozoi la valorizzazioneè di euro 1.593,05 (anche qui nessun cenno si fa all’approvvigionamento deglispermatozoi!) - prosegue il prof. Allegra -Nel contesto del documento però, tredelle quattro “regioni brenchmark” (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna eToscana) che già erogano prestazioni e che vengono prese come regioni diriferimento, definiscono tutte una valorizzazione del ciclo Pma superiore, e avolte di gran lunga superiore, a quella stabilita dalla bozza. Volendo entrarenel dettaglio: Lombardia euro 4.698,45 (2017); Emilia Romagna 1.660.48 (2018);Toscana 1826 (2019)". "Non sono stati peraltro in nessun modo resi noti icriteri di analisi dei costi utilizzati per stabilire le diverse tariffe deidiversi codici la cui somma definisce il quantum complessivo citato. Inoltre,tanti passaggi delle singole tecniche non sono stati in alcun modo presi inconsiderazione e tante nuove tecniche non sono state neanche considerate -aggiunge il Presidente del Cecos -Sembra quindi doveroso da parte nostraportare a conoscenza dell’opinione pubblica che, immediatamente dopo lapubblicazione sulla Guri del Dpr 12 gennaio 2017, è stata istituita all’internodella Commissione Salute dell’Area Assistenza Ospedaliera della Conferenzadelle Regioni (coordinata dal dott. Adriano Marcolongo), una Sub Area PMApresieduta dal Prof. Carlo Foresta, e di cui facevano parte prestigiosi espertidi procreazione assistita con il compito di definire una bozza di tariffe delnomenclatore per tutti i diversi codici dei differenti step delle diversetecniche"."La Sub Area ha iniziato i propri lavori in data 16 marzo 2017 e liha conclusi in data 28 settembre 2017 con un documento finale - dice Allegra-Nei mesi di lavoro la Sub Area ha svolto una certosina analisi dei costi dellesingole tappe delle singole tecniche
di PMA prendendo in considerazione tuttele voci di costo generali e specifiche, fino all’ultimo centesimo (dal costodel braccialetto identificativo al costo della certificazione Iso)".La SubArea, alla conclusione dei lavori, "ha prodotto e consegnato al Coordinatoretecnico dell’Area Assistenza Ospedaliera un documento votato all’unanimità chedefiniva le diverse tariffe complessive dei costi delle diverse tecniche", diceAllegra. "Nello specifico, la tariffa complessiva per un ciclo di fecondazionein vitro omologo standard è stata computata dalla Sub Area Pma in euro 2.318 -prosegue -Le tariffe di un ciclo eterologo con donazione di ovociti e di unciclo eterologo in vitro con donazione di spermatozoi (anche qui togliendo lafase di avvio della procedura) sono state rispettivamente valorizzate dalla SubArea PMA in euro 4.752,64 e in euro 2.498,28". "Per quanto concerne le tecnicheeterologhe, la Sub Area PMA ha preso in considerazione anche i costi diapprovvigionamento dei gameti dalle banche estere (in Italia, in atto, non èpossibile offrire alcun indennizzo alle eventuali donatrici/donatori e quindinon vi sono nel nostro paese donatrici volontarie e vi sono pochissimi donatorivolontari di seme). Infatti anche l’ultima Relazione presentata dal Ministrodella Salute al Parlamento sulla PMA (dell’ottobre 2021 e riferita all’attivitàdell’anno 2019) precisa che la quasi totalità dei cicli eterologhi è statoeffettuato con gameti acquisiti all’estero (nello specifico, il 97.8% dei ciclidi ovodonazione e il 90.3% dei cicli di fecondazione in vitro con spermatozoidonati) - spiega Allegra - È giusto, inoltre, precisare che le tariffe dellaSub Area Pma sono tariffe redatte esclusivamente sui costi, e quindi albreakeven point, senza alcun utile per le aziende pubbliche e private. Ma tuttele aziende, private o pubbliche che siano devono anche avere un loro legittimoutile d’impresa". "Se andiamo a comparare la valorizzazione delle tariffe, adesempio di un ciclo omologo standard, della bozza di Dpcm in oggetto (euro1.290) con quella della sub Area PMA (euro 2318) è facile comprendere come ladifferenza sia abissale"."Allora delle due l’una - dice Allegra - o la Sub AreaPma (come detto composta da esperti del campo che lavorano in Pma da decine dianni collaborati ovviamente dai loro consulenti gestionali) ha proposto unatariffa completamente sopravvalutata ovvero la valorizzazione della bozza delDPCM è assurdamente incongrua". "Ancora è giusto sottolineare che la Sub Areaha redatto queste valorizzazioni nel 2017 e le tariffe, nella migliore delleipotesi, entreranno realmente in vigore dopo 5 anni dalla loro stesura, concosti dei materiali di consumo, dell’energia e dei servizi che, in rapportoall’inflazione quinquennale e all’incremento imputabile all’effetto pandemia dacoronavirus, saranno lievitati di almeno il 10% sulla valorizzazione del2017"."Quindi, se le tariffe proposte entreranno in vigore, quello checoncretamente accadrà è che né le aziende pubbliche né quelle privateaccreditate potranno offrire il servizio. Si vanificherà così, de facto,l’inserimento della procreazione assistita nei LEA e le coppie desiderose diprole saranno ancora costrette a rivolgersi al mercato privato italiano ointernazionale", conclude Adolfo Allegra.