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Edizione del 25/02/2022
Estratto da pag. 1
Rivoluzione sanitaria, De Luca lancia il piano da 380 milioni di euro â€" Metropolisweb
Per i suoi critici è l’ennesimo libro dei sogni. Per il Governatore, invece, si tratta di un piano territoriale della sanità che rivoluziona il sistema.  Il presidente della Giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca ha presentato il piano di realizzazione della “Nuova Sanità territoriale”. Nell’ ambito del PNRR (piano nazionale di resistenza e resilienza) la Regione – ha detto De Luca – punta a realizzare 169 “Case della Comiunità”, 45 Ospedali di Comunità, dotati ciascuno di 20 posti letto (uno ogni 50-100 mila abitanti) e 58 Centrali Operative territoriali (COT), con il compito da fare da raccordo “tra i vari soggetti coinvolti nel processo assistenziale” e di gestire il servizio del 118, sul territorio regionale, decongestionando i grandi ospedali, e della ripresa degli screening tumorali, di fatto sospesi dal 2018-2019. L’investimento complessivo è stimato in oltre 380 milioni di euro.

Il rafforzamento della Sanità regionale prevede un investimento di 130 milioni – ha proseguito De Luca – per l’’acquisto di grandi apparecchiature tecniche, la realizzazione di 45 ospedali e di 58 centrali operative territoriali Tra le nuove apparecchiature da acquistare: 7 risonanze magnetiche e 47 Tac. 160 milioni saranno destinati al completamento del programma di digitalizzazione delle ASL, con l’obbiettivo ha detto il presidente della Giunta regionale – di realizzare il fascicolo sanitario elettronico per ciascun residente nella Regione, che ha detto De Luca – “ si sta sperimentando al momento solo in 3-4 Regioni”.Il presidente della Giunta regionale ha sottolineato l’esistenza di “tre criticità nella realizzazione del piano”, da affrontare in sede di Conferenza Stato Regioni e nell’interlocuzione con il Governo nazionale. La prima è la revisione del riparto del fondo sanitaria tra le Regioni, che continua a vedere la Campania penalizzata dopo i 10 anni di commissariamento, la seconda è quella dell’ assunzione del personale, indispensabile – secondo De Luca per le 169 “Case della Comunita’” da aprire. “C’è poi da rivedere – ha aggiunto il presidente delle Giunta regionale durante la conferenza – il prezzario delle opere pubbliche. Certamente la realizzazione della Sanità territoriale inciderà positivamente sul comparto edilizio – ma bisogna tenere conto di un aumento dei costi delle materie prime del 30%”. De Luca ha annunciato a breve una campagna di comunicazione per la ripresa degli screening tumorali destinata, soprattutto alle donne.La riforma convince anche i medici.

‘’Lo sviluppo delle Case di Comunità è un’ottima notizia se però questo processo va ad integrare un sistema che supporti, e anzi potenzi, una medicina di prossimità ai cittadini che può essere garantita solo dagli studi dei medici di medicina generale’’ le parole di Luigi Sparano e Corrado Calamaro, rappresentanti territoriali della FIMMG, commentano il piano per la medicina territoriale presentato oggi dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

“Qualsiasi rivalutazione del territorio – prosegue Sparano – deve partire dal preservare il rapporto di fiducia con il proprio medico di famiglia e la possibilità di quest’ultimo di essere in una posizione accessibile ai propri pazienti. Il modello delle Aggregazioni Funzionali Territoriali, ad esempio, è efficace solo se va ad integrare un percorso di questo tipo, non certo se lo si immagina come una sostituzione degli studi medici’’. La Fimmg è impegnata ‘’da tempo’’ in difesa del diritto dei cittadini ‘’ad avere un’assistenza qualificata e costante sul territorio, a prescindere dalle differenze geografiche’’ e sul tema della carenza di risorse umane.

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