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Edizione del 24/02/2022
Estratto da pag. 1
Revoca dei presidi nei punti nevralgici e costituzione di un tavolo permanente alla Regione Siciliana con la partecipazione dei grandi e piccoli autotrasportatori e della committenza. E’ quanto deciso a conclusione di un incontro al PalaRegione di Catania, promosso dalla presidenza della Regione Siciliana e dall’assessorato ai Trasporti, tra organizzazioni sindacali e i grandi gruppi della Grande distribuzione organizzata. Le aziende si sono impegnate, alla ripresa delle consegne, ad aumentare il pagamento del lavoro agli autotrasportatori che, con la Regione, saranno presenti al tavolo che sarà aperto dal governo a Roma.
Assotir, “in Sicilia ha prevalso il buon senso”
“Ha prevalso il buonsenso. La protesta dell’autotrasporto permane anche se i toni sono più pacati. Da un paio di ore i tir hanno ricominciato a circolare nelle strade e autostrade della Sicilia per far fronte alle esigenze e a una maggiore serenità, soprattutto oggi, di persone e utenti. La risposta del governo centrale è attesa e determinante“. Lo afferma Pino Bulla, vice presidente nazionale Assotir, sulla sospensione del blocco dei Tir nell’isola.
Unatras, “Accordo è solo uno specchietto per le allodole”
Lo stato di agitazione delle associazioni di categoria aderenti a Unatras rimane in attesa dell’esito della riunione in corso con il viceministro Bellanova. “Al momento – spiegano – i nostri camion rimangono nei piazzali. Da indiscrezioni è trapelata una possibile apertura del Governo che dovrebbe provvedere a inserire un emendamento nel Decreto energia. I presidi irregolari perché non autorizzati, tra cui quello del casello di S. Gregorio, si stanno sciogliendo in queste ore grazie all’intervento della Digos. L’accordo raggiunto oggi tra i produttori ortofrutticoli con alcuni autotrasportatori, al cui tavolo ha assistito un delegato del Governo regionale, è uno specchietto per le allodole: superata questa fase emergenziale saremo al punto di partenza tenuto conto anche dell’inizio della guerra in terra Ucraina che non consentirà al costo dell’energia e dei carburanti di abbassarsi”.
Ma non è finita…
Nonostante l’intesa col settore della GDO, e quindi le grandi catene di supermercati, resta il nodo dei prezzi del carburante.
“Noi abbiamo previsto uno stanziamento di 10 milioni di euro a sostegno della categoria – ha aggiunto Musumeci – abbiamo previsto un intervento sul credito di imposta per l’attraversamento dello Stretto e di chiedere al Governo nazionale di riconoscere non dieci, ma dodici ore di diritto alla guida, perché per circa due ore l’autista non è alla guida mentre attraverso lo Stretto, e questa è un’esigenza sulla quale non possiamo retrocedere di un centimetro”.
Fai Sicilia protesta sospesa
“Raggiunta l’intesa con il Governo, Unatras si ritiene soddisfatta del risultato raggiunto che possiamo così riassumere, premettendo che era impossibile una norma specifica legata all’aumento dei carburanti: in aggiunta ai 240 milioni (che erano così composti 70 deduzioni forfetarie 140 albo per riduzioni compensate 5 formazione 25 investimenti per sviluppo intermodalità, logistica, ammodernamento parco veicolare) vengono aggiunti altri 80 milioni sul Decreto Energia così ripartiti: 20 pedaggi; 5 deduzione forfettaria per le spese non documentate; credito d’imposta 15%’acquisto dell’AdBlu (29milioni); credito d’imposta 20 % GNL (25milioni)”. Lo dicono i sindacalisti della Fai Sicilia. “Da domattina – aggiungono i sindacati – parte L’istruttoria per addivenire al tavolo sulle regole, coinvolgendo committenza – Confetra e Confindustria e verifica su altre organizzazioni – obiettivo: trovare intesa soddisfacente per le parti su – esigibilità clausola gasolio su contratti scritti e verbali – soste – accesso al mkt – costi minimi- il tutto finalizzato a entrare a brevissimo in un nuovo decreto infrastrutture e trasporti. Lo stato di agitazione è pertanto finito e i nostri automezzi riprenderanno il lavoro da domani”.
Falcone: “Sospesi blocchi in Sicilia ma ve
rtenza aperta”
Lo conferma pure Marco Falcone, assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti della Regione Siciliana, a proposito della sospensione della protesta degli autotrasportatori nelle province dell’Isola.
“Dopo più di quarantotto ore di sciopero e disagi, gli autotrasportatori siciliani, accogliendo la richiesta del presidente Musumeci, hanno sospeso i blocchi stradali e preso l’impegno a riportare la situazione alla normalità. Il governo regionale li ringrazia per il senso di responsabilità che dimostrano nei confronti non solo delle realtà produttive, ma anche verso tutti i cittadini e le imprese dell’Isola. Domattina al PalaRegione di Catania, alle 9.30, riapriremo i lavori del tavolo tecnico voluto dal governo Musumeci con autotrasportatori, produttori e rappresentati della Gdo per approfondire ulteriormente le proposte di accordo emerse oggi dalle interlocuzioni fra le parti.
La vertenza, infatti, rimane aperta e trova il pieno sostegno della Regione, poiché i problemi degli autotrasportatori restano tutti sul tappeto nella loro gravità. Il tavolo tecnico regionale rimane convocato in maniera permanente, per avanzare le proposte a Roma e tenere alta l’attenzione di tutti. Il governo Draghi, infatti, non può girarsi dall’altra parte, ma deve invece intervenire in maniera strutturale in favore di un comparto che mai come oggi sta scontando il prezzo della crisi e dell’impennata dei costi, a iniziare dai carburanti. La prossima settimana saremo a Roma per convincere il ministro Giovannini a mettere in campo interventi realmente risolutivi”.
Musumeci, “Roma intervenga”
Poche ore fa il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, aveva detto: «Il permanere della vertenza degli autotrasportatori per il caro carburanti rischia di appesantire, ancora di più, una situazione economica già difficile nelle regioni meridionali. Situazione che si sta aggravando anche a causa del conflitto in Ucraina, ma che coinvolge tutte le nazioni europee e quindi anche noi. Per questo motivo, dopo avere sentito il collega governatore della Puglia Michele Emiliano, abbiamo concordato con il presidente della Conferenza della Regioni, Massimiliano Fedriga, di intervenire sul governo nazionale: servono provvedimenti urgenti e risolutivi».
L’intervento del Codacons
E mentre il Codacons ieri si diceva pronto a denunciare gli autotrasportatori per le ripercussioni della protesta anche sui consumatori, dalla Regione Sicilia arrivava l’appello a Palazzo Chigi dell’assessore ai Trasporti Marco Falcone, che ha convocato un tavolo con le rappresentanze degli autotrasportatori dell’isola, in sciopero da giorni: “Ribadiamo – ha detto l’assessore – l’urgenza di un intervento risolutivo del governo Draghi”.
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