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Edizione del 18/02/2022
Estratto da pag. 1
Incontro Zaia e Bonaccini a Venezia: “Va riattivato il percorso per l’autonomia differenziata” | Sestopotere
(Sesto Potere) – Venezia – 18 febbraio 2022 – Far ripartire il percorso dell’autonomia differenziata: dopo quattro anni di lavoro e mentre la pandemia pare allentare la propria morsa, sono mature le condizioni per riprendere in mano il progetto. Una volontà comune espressa a Venezia in un vertice nella sede della Regione tra Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, e Luca Zaia, presidente della Regione Veneto.

Due Regioni confinanti, con progetti in comune e temi da affrontare in una logica di area vasta, soprattutto nella fase che si sta aprendo, con i fondi del PNRR e un grande piano di investimenti pubblici da realizzare, per far ripartire il Paese.

Durante l’incontro è stata ribadita la richiesta al Governo di riattivare il percorso con la Legge quadro sull’Autonomia, in modo da garantire la cornice entro la quale ogni singola Regione può portare avanti le rispettive istanze, col pieno coinvolgimento del Parlamento e assicurando i medesimi Livelli essenziali delle prestazioni in tutto il Paese.

Ma sono stati approfonditi numerosi temi e interventi che le due Regioni condividono all’interno del programma del PNRR. I principali: accelerare sulla transizione ecologica, attraverso tutela ambientale, valorizzazione dei territori e un nuovo Accordo fra Governo e Regioni del Bacino padano sulla qualità dell’aria, che porti a investimenti in grado di avviare misure strutturali e non più solo emergenziali.

Ancora, piano di rinascita del Po, con la rinaturalizzazione del grande fiume, valorizzazione dei territori, a partire dalla Costa Adriatica, con la promozione anche insieme col Friuli Venezia Giulia e la richiesta condivisa di tutela dei piccoli imprenditori, degli investimenti fatti e dell’occupazione nell’assegnazione delle concessioni balneari. Quindi il Parco del Delta del Po, al quale il PNRR destina ingenti risorse. Infine, sciogliere i nodi infrastrutturali, per una maggiore competitività e attrattività e per decongestionare le aree urbane.

“Veneto ed Emilia-Romagna sono state tra le prime Regioni e tra le più colpite dalla pandemia e in questi due anni insieme abbiamo fatto la nostra parte per contribuire a far uscire il Paese da questo periodo drammatico- sottolineano Zaia e Bonaccini-. Ora è tempo di riattivare il percorso dell’autonomia differenziata, iniziato quattro anni fa e che, pur nella differenza delle singole proposte, mantiene validi i principi di allora: ottenere maggiore capacità di programmazione e sburocratizzazione, perché se andiamo più veloci noi, va più veloce il Paese. Per questo, ci attendiamo al più presto una convocazione dal Governo per riattivare questo processo”.

“La capacità progettuale e di programmazione di Veneto ed Emilia-Romagna deve certamente sostenere e affiancare le nostre comunità locali e i nostri territori- proseguono Zaia e Bonaccini-, sia per ricostruire sia per affrontare nuove fragilità e fratture sociali, ma siamo convinti che ci siano tutte le condizioni per fare bene e presto, lavorando insieme qui e a livello nazionale. Per questo chiediamo al Governo e alla maggioranza che lo sostiene di guardare ai prossimi mesi come a una fase decisiva, nella quale accelerare e non frenare, semplificare e non sovrapporre meccanismi e livelli decisionali. Il Paese presenta stime di crescita senza precedenti o quasi, lo si metta nelle condizioni, tutto, da Nord a Sud, per non fermarsi di nuovo. E realizzare l’autonomia differenziata rappresenterebbe una svolta storica attesa da anni”.

In particolare, sul tema dell’ autonomia differenziata i due governatori concordano sul fatto che ci siano “le condizioni per riattivare il percorso e riprendere in mano il progetto di autonomia differenziata, pur nelle differenze delle proposte presentate dalla Regioni (l’Emilia-Romagna ha chiesto la gestione diretta di 15 competenze, il Veneto di tutte e 23 quelle possibili). Nel pieno rispetto della Costituzione e di quanto previsto all’articolo 116, comma 3”.

Le due Regioni chiedono che: “Si riparta
dai due punti acquisiti: le pre-intese siglate da Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna con il Governo Gentiloni nella scorsa legislatura e l’idea della “legge quadro”, già esplorata con l’ex ministro Francesco Boccia, e da condividere ora col Governo e la ministra Mariastella Gelmini. Questo permetterebbe di non disperdere il lavoro fatto fin qui e di codificare una procedura nazionale per tutte le Regioni, anche quelle che già avevano manifestato analogo interesse all’ottenimento dell’autonomia differenziata secondo quanto previsto dalla Costituzione”. Infine, Veneto ed Emilia-Romagna concordano sul fatto che sia “non meno importante, assicurare il pieno coinvolgimento del Parlamento.Così come delle Regioni stesse: altrettanto importante sarebbe infatti valorizzare il ruolo della Conferenza Stato-Regioni, anche ipotizzando di inserire in Costituzione il suo coinvolgimento nel percorso relativo all’autonomia differenziata”.