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Edizione del 17/02/2022
Estratto da pag. 1
Intervista a Michele Emiliano: «Cassano resta all’Arpal, il bando mense non si cambia»
Il presidente della Regione replica alle critiche del Pd e del centrosinistra: «La verifica? È un bene che si discuta»
il governatore

Mezzogiorno, 17 febbraio 2022 - 09:45

Intervista a Michele Emiliano: «Cassano resta all’Arpal, il bando mense non si cambia»

Il presidente della Regione replica alle critiche del Pd e del centrosinistra: «La verifica? È un bene che si discuta»

di Francesco Strippoli

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Presidente Emiliano, arrivano due dichiarazioni di «verifica programmatica». Una la chiede il Pd, l’altra è stata aperta dagli altri partiti di centrosinistra.

«Sono stato eletto meno di un anno e mezzo fa. E da allora, anche a causa del covid, non abbiamo avuto occasioni di incontri. Mi fa molto piacere che le forze politiche si stiano riorganizzando, stiano facendo una verifica al loro interno della situazione politica e che siano disponibili ad incontrare il governo della Regione. Ma io sono tutt’altro che muto».

Che cosa intende?

«L’altra sera i circoli del Pd mi hanno chiesto di partecipare a un webinar. L’ho fatto con piacere: sono occasioni preziose per dare le informazioni che mancano e per spiegare che il programma di governo è in uno stato di attuazione avanzato, nonostante il covid. La Puglia è una Regione rispettata e in molti casi oggetto di ammirazione grazie ai risultati conseguiti nell’economia, nel sostegno alle imprese e nella crescita esponenziale della qualità del sistema sanitario: dall’ultima posizione sui Livelli essenziali di assistenza alla parte alta della classifica».

Il Pd chiede «discontinuità» alla direzione dell’Arpal. Massimo Cassano sarà sostituito?

«Non ci sono proposte di legge per la rimozione del direttore dell’Arpal, come ha chiarito lo stesso capogruppo del Pd, Filippo Caracciolo. Il quale ha anche sottolineato che si tratta di ricostruzioni prive di fondamento».

Il Pd e vari altri partiti sollecitano il ritiro del bando unico per le mense ospedaliere. Che farà?

«Non spetta ai partiti chiedere il ritiro di un bando che gli organismi tecnici di InnovaPuglia hanno messo a punto con approfondita istruttoria. E che andrebbe discusso eventualmente, in caso di illegittimità, nella sede giudiziaria».

Cioè davanti al Tar. Ma i partiti si rivolgono a lei e alla sua giunta.

«InnovaPuglia non è l’amministrazione della Regione ma una società autonoma che risponde al suo consiglio di amministrazione, secondo criteri di economicità e imparzialità. Criteri che non prevedono un vaglio politico. Diversamente, la politica rischierebbe di interferire nell’esecuzione di un atto di gestione, turbando così la normale evoluzione di una gara pubblica. Il mio consiglio è di lasciare la materia alla dialettica tecnico-giuridica per evitare interferenze politiche su una gara dall’importo notevolissimo che interessa imprese di tutta Europa».

Il Pd «disapprova» la nomina di Palese alla sanità e il centrosinistra esige garanzie sul servizio pubblico sanitario. Che dice?

«Per sette anni, con la breve parentesi del professor Lopalco, ho gestito direttamente la sanità. Ora serve un presidente a tempo pieno e un assessore alla sanità capace di entrare immediatamente nel ruolo. La nomina di Palese, annunciata due mesi fa, soddisfa questi requisiti».

Non aveva altre soluzioni?

«Nonostante l’asprezza delle polemiche, nessuno ha mai messo in discussione il prestigio di Palese, la sua autorevolezza e la sua fedeltà alla Regione. Nessuno è riuscito a indicare, dal punto di vista delle competenze e del prestigio, un’altra figura paragonabile a lui. Assieme alla giunta, al Consiglio e al dipartimento salute realizzerà il programma di governo. Che ovviamente non muta».

La nomina di Palese fa tornare in auge la discussione sul perimetro della sua coalizione. Fin dove può allargarsi?

«Ricordo di aver fatto un’operazione politica molto incisiva, dopo il voto, con l’entrata in maggioranza del M5S: quella era una operazione politica di allargamento della maggioranza, con l’entrata in giunta di
un assessore e lo spostamento di 4 consiglieri. Quella di Palese è invece una nomina tecnica che non varia la composizione della maggioranza e che consente alla giunta di avvalersi di un grande professionista della materia».

Sia il Pd sia la coalizione lamentano il protagonismo delle civiche. Non rischiano di cannibalizzare i partiti della coalizione?

«Io sono un militante del Pd e ho sostenuto la lista del Pd, dove ho schierato anche miei diretti collaboratori. Abbiamo conseguito un grande risultato con l’elezione di 17 consiglieri su 27 di maggioranza: ciò grazie al voto delle civiche che non sono riuscite a eleggere consiglieri. Le civiche complessivamente hanno riportato il doppio dei consensi del Pd e pur tuttavia nelle più alte cariche della Regione, il Pd ha quasi il 50% delle presenze. Se si fosse applicato il manuale Cencelli, il Pd avrebbe avuto una rappresentanza inferiore. Invece grazie al mio sostegno occupa le principali postazioni istituzionali».

Il rapporto con Palese sembra l’annuncio di un confronto con i centristi per un quadro politico che potrebbe cambiare.

«In questo momento il Pd è alleato a Roma di FI e Lega: votano insieme e sostengono che Draghi debba continuare ad essere premier in questa e nella prossima legislatura. Il quadro politico è in evoluzione permanente e penso che ne vedremo delle belle. Qui in Puglia, la maggioranza è stabile e autosufficiente. Mi sembra molto difficile che questa situazione possa cambiare».

Sull’ospedale in Fiera, la commissione collaudo dice di aver segnalato anomalie un anno fa. Chi è che non ha vigilato?

«Se la commissione collaudo ha rilevato anomalie significa che la vigilanza c’è stata e che nella procedura di appalto tutto ha funzionato regolarmente: anche individuando situazioni da approfondire che sono all’esame degli uffici. La giunta non ha competenza sugli appalti ed esercita la vigilanza attraverso le commissioni di collaudo e gli altri organismi previsti dalla legge. Vorrei aggiungere che la Puglia è la Regione che ha perso il minor numero di prestazioni ospedaliere ordinarie. Ciò anche grazie alla struttura della Fiera che ha salvato centinaia di vite ed ha evitato la conversione in reparti covid di tanti reparti ospedalieri».

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17 febbraio 2022 | 09:45

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