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Edizione del 17/02/2022
Estratto da pag. 1
Green Pass, addio già il 31 marzo? I possibili scenari
Cresce nella maggioranza il pressing per l''eliminazione del green pass quando scadrà lo stato di emergenza (il 31 marzo) che, allo stato, non ha motivo di essere prorogato.
Cresce nella maggioranza il pressing per l'eliminazione del green pass quando scadrà lo stato di emergenza (il 31 marzo) che, allo stato, non ha motivo di essere prorogato. Ad alzare la voce, dunque, non è più solo l'opposizione con Fratelli d'Italia. "Dobbiamo fare come la Francia, che ad aprile toglie tutto" dice il Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, in quota Lega. La pensa allo stesso modo anche Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni: "Riaprire tutto, senza restrizioni, alla fine dello stato di emergenza" se la pandemia continuerà la sua flessione. Sulla stessa linea anche il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani: "Se gli scienziati ci dicono che la crisi pandemica continua a decrescere, allora restituire spazi di libertà ai cittadini mi sembra fattibile". Spinge per lo stop al Green pass, soprattutto per accedere ai posti di lavoro anche il Movimento Cinquestelle. "Visto che la curva dei contagi è in rapida discesa, bisogna cominciare gradualmente, fin da ora, a rallentare le restrizioni senza aspettare la fine dello stato di emergenza, a partire dalla richiesta di super green pass per lavoro, sport e cultura", questa la posizione - tutt'altro che isolata - di Davide Serritella, espressa durante l’assemblea congiunta dei deputati grillini. Ieri, 15 febbraio, primo giorno del super green pass obbligatorio per gli ultracinquantenni sul posto di lavoro, non sono mancate le proteste. Intanto, gli italiani sembrano più ottimisti rispetto alla pandemia della quale si intravede la fine: stando ad un'indagine realizzata dall'EngageMinds Hub, il Centro di ricerca dell'Università Cattolica, campus di Cremona, attualmente quasi un italiano su due (41%) pensa che il 'peggio sia passato', mentre circa un anno fa, a marzo 2021 era solo il 17% a pensarla così.Ciò che sembra certo invece è che il 31 marzo dovrebbe essere sciolto anche il Comitato Tecnico Scientifico. "Non credo - ha detto Abrignani - che verrà prorogato lo stato di emergenza e, quindi, si scioglierà anche il Cts. Non credo che dovremmo più vivere la situazione emergenziale che abbiamo vissuto in passato".