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Edizione del 13/02/2022
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Ddl concorrenza, al via le audizioni. Le Regioni chiedono un coinvolgimento attivo
La commissione Industria del Senato ha cominciato a discutere del Ddl Concorrenza, una delle riforme qualificanti previste dal Pnrr che dovrà...
feb132022

Ddl concorrenza, al via le audizioni. Le Regioni chiedono un coinvolgimento attivo

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La commissione Industria del Senato ha cominciato a discutere del Ddl Concorrenza, una delle riforme qualificanti previste dal Pnrr che dovrà vedere la luce entro la fine dell'anno. Il Ddl si muove lungo quattro direttrici. In primo luogo, si prevede una delega al governo per la mappatura di tutte le concessioni pubbliche. In seconda istanza, si liberalizza il trasporto pubblico locale assieme alle concessioni portuali. Inoltre, si prevede una selezione trasparente per l'accreditamento delle strutture sanitarie private. Infine, la messa a gara su base locale dei servizi gas e delle concessioni idroelettriche.In questi giorni si sono svolte audizioni. Per quel che riguarda le Regioni Marco Gabusi (Assessore della Regione Piemonte), coordinatore della Commissione Affari istituzionali della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ha sottolineato la necessità di coinvolgere "le Regioni nella costruzione del percorso normativo del Ddl annuale per il mercato e la concorrenza 2021, evitando le impostazioni centralistiche o un approccio formale che preveda solo una consultazione a valle con un provvedimento già definito". In particolare, sul fronte della semplificazione e dei controlli il provvedimento privilegia lo strumento normativo e il ruolo dell'istituzione statale, senza un'attiva collaborazione regionale. È chiaro che siamo di fronte ad un testo, in materia di tutela della concorrenza, e quindi a norme di competenza statale, sottolinea Gabusi, ma si tratta di riforme che il PNRR definisce abilitanti e che quindi risulterebbero piuÌ promettenti se applicassero il principio di leale collaborazione giaÌ in fase legiferante.Infine - ha ricordato Gabusi - è necessario che quando si elaboreranno i decreti delegati, il Governo si adoperi per trasformare la Conferenza unificata in un'effettiva Secondo la dalla direttrice generale di Confindustria Francesca Mariotti gli interventi contenuti nella legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021 sono "in larga parte condivisibili", ma ci sono alcune "criticità e lacune" da affrontare. I punti che andrebbero approfonditi riguardano la garanzia di "un'effettiva parità di trattamento tra operatori pubblici e privati in alcuni ambiti, come quello sanitario" e una "maggiore attenzione agli investimenti delle imprese, rivedendo alcune modalità di calcolo degli indennizzi per i gestori uscenti, come nel caso della distribuzione del gas naturale". Inoltre, andrebbe assicurata "l'effettiva tutela degli investimenti in innovazione, come nel caso dei farmaci equivalenti": su quest'ultimo punto, Confindustria ha espresso contrarietà per l'abrogazione della norma che "subordina la classificazione dei medicinali equivalenti come farmaci a carico del Servizio Sanitario Nazionale alla scadenza del brevetto o del certificato di protezione complementare sui cosiddetti originatori".