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Edizione del 11/02/2022
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Pnrr e fondi al Mezzogiorno, nuovo round Sala-Carfagna. E monta la polemica politica
Il primo cittadino milanese (fuorionda) aveva detto: «È tutto Sud Sud Sud...». Il sindaco di Napoli getta acqua sul fuoco
sviluppo

Mezzogiorno, 11 febbraio 2022 - 07:39

Pnrr e fondi al Mezzogiorno, nuovo round Sala-Carfagna. E monta la polemica politica

Il primo cittadino milanese (fuorionda) aveva detto: «È tutto Sud Sud Sud...». Il sindaco di Napoli getta acqua sul fuoco

di Paolo Grassi

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La prima avvisaglia c’era stata a metà dello scorso mese di dicembre, allorché il sindaco di Milano, Beppe Sala,nel corso della tappa meneghina di Italiadomani — il tour promosso dall’esecutivo guidato da Mario Draghi per illustrare il Pnrr alle comunità locali e soprattutto per confrontarsi con esse — aveva detto: «È chiaro che il paese deve risolvere il tema del Mezzogiorno. Questa è una grande opportunità e io non contesto per niente l’idea che il 40% dei fondi vada al Meridione; dico soltanto che la mia città offre la possibilità di progetti che sono già a livello definitivo e dunque si candida, qualora ci siano realtà locali non in grado di garantire la possibilità di investire nei tempi corretti, a utilizzare i residui che ci saranno». Pochi minuti e arriva la replica della ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna: «Ringrazio Beppe Sala, con cui mi sono confrontata anche di recente, perché mi dà l’occasione di ribadire che il vincolo del 40% dei fondi Pnrr al Mezzogiorno è stato congegnato in modo che sia “impossibile” non spendere quei soldi nei tempi stabiliti e nei luoghi stabiliti: i poteri di affiancamento e di sostituzione affidati alla Cabina di Regia nazionale del Piano servono a garantire che, anche in caso di inadempienze o lungaggini delle singole amministrazioni locali, il Meridione resti titolare della quota ad esso assegnata».

L’altra sera, a quasi due mesi di distanza, in uno scambio di battute sul Pnrr (fuorionda «catturato» da LaPresse ) tra il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e lo stesso Sala, il sindaco — rispondendo al governatore — ha detto: ....«dobbiamo farci un po’ più furbi e fare un po’ più sistema... sono preoccupato del fatto che Sud, Sud, Sud... Non contesto ma voglio chiarezza, perché è evidente che noi abbiamo una progettualità». Ieri nuova replica di Carfagna: «Caro Beppe — scrive la ministra in un tweet — il Pnrr al Sud-Sud-Sud è un’opportunitá anche per il Nord. L’innovazione facciamola insieme. Parliamone». Finita qui? Macché. Sala spiega ancora meglio la sua posizione in un post su Fb articolato in quattro punti: «1) Il Pnrr, figlio del programma Next Generation Eu, ha tra gli scopi fondamentali l’aiuto alle realtà territoriali più in difficoltà.

E proprio per questo motivo l’Italia ha avuto proporzionalmente così tanti fondi (questo è un merito che andrebbe riconosciuto al Governo Conte). Per cui destinare al nostro Sud il 40% delle risorse italiane è una giusta, incontestabile decisione. 2) Quello che, invece, a mio avviso si può discutere è che sul restante 60% i bandi a volte funzionano con parametri che tendono ancora a favorire le aree più arretrate. Per cui è certo che alla fine al Sud andranno più del 40% delle risorse. 3) Ognuno la può pensare come vuole, ma il mio non è egoistico campanilismo. È ora di dire che il Pnrr non sarà la soluzione di tutti i nostri mali, che più della metà di quelle risorse dovranno essere restituite, che la solidità dei progetti presentati è quindi fondamentale. E che la difesa delle ragioni del Nord non la si fa indossando felpe ma essendo bravi nel progettare e nel “fare cose”. 4) C’è un consolidato del Paese, che è un’attitudine alla spesa pubblica in una maniera che storicamente non ha favorito lo sviluppo di tutte le zone: esattamente questo è il rischio da evitare. Posso affermare che la città che ho l’onore di governare mette da subito a disposizione di ogni realtà italiana le modalità con cui lavora allo sviluppo del suo sistema. Vogliamo ragionare di “south working”? Vogliamo pensare a come le qualità di Milano sui servizi pubblici (trasporto pubblico, pulizia, energia, etc...) possano su
pportare specifiche realtà territoriali? Noi ci siamo».

L’argine è saltato. E la vicenda si trasforma in polemica politica sull’asse Nord-Sud, nonostante il tentativo di gettare acqua sul fuoco del primi cittadino partenopeo, Gaetano Manfredi: «Giuste le risorse e le clausole per il Mezzogiorno — commenta in un’intervista a Napoli Today — Sala? Parleremo, ma con lui ho ottimi rapporti e non credo che le sue parole rappresentino un intervento anti meridionale». Va ricordato, peraltro, che l’ex rettore e il sindaco di Milano — insieme ai colleghi di Roma e Torino — hanno di recente firmato una lettera indirizzata a Draghi per chiedere maggiori risorse (Pnrr) per le grandi realtà urbane. Un altro sindaco campano, Clemente Mastella, è di diversa opinione: «Sala stavolta mi è sembrato più leghista di Fontana...». Non solo Benevento, però. Sul carro di quelli che giudicano «sbagliate» le dichiarazioni del primo cittadino meneghini — che guida un’amministrazione di centrosinistra — ci sono anche autorevoli esponenti del Pd: da Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo ed Andrea Cozzolino, europarlamentare dem.

11 febbraio 2022 | 07:39

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