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Edizione del 08/03/2020
Estratto da pag. 1
Coronavirus, il sindacato dei medici: «Zona rossa in tutto il Piemonte»
Per l’Anaao «è necessario chiedere un sacrificio ulteriore ai cittadini, limitando le occasioni di aggregazione e assembramento»
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Mezzo Piemonte è già in zona rossa, ma secondo il sindacato dei medici Anaao la misura andrebbe estesa anche al resto della regione. «Siamo preoccupati per la rapida diffusione del contagio da Covid-19 e per la tenuta. Procedendo di questo passo si rischia di compromettere le prestazioni sanitarie per tutti, anche malati di altre patologie», scrive la segretaria piemontese della sigla, Chiara Rivetti. Lo fa in una lettera aperta al ministro della Salute, Roberto Speranza, al governatore Alberto Cirio e al presidente della Conferenza delle regioni, Stefano Bonaccini. «È necessario, a nostro avviso, chiedere un sacrificio ulteriore ai cittadini, limitando le occasioni di aggregazione e assembramento. Per esemplificare, le stazioni sciistiche, anche della Valle d’Aosta, i supermercati, le palestre, i musei continuano a essere frequentati da un numero tale di persone da favorire la diffusione del contagio in modo esponenziale». L’Anaao si dice consapevole che le misure restrittive causeranno un pesante danno economico e un impoverimento della vita sociale della popolazione. Ma prima viene la salute. «Se la diffusione del contagio non si rallenta, il prezzo da pagare per tutti, in termini economici e di salute, sara` certamente maggiore. La popolazione piemontese, ben avvezza a sacrifici, capira` che il motivo prioritario delle scelte e`la loro tutela e quella delle loro famiglie».

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