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Edizione del 07/02/2022
Estratto da pag. 1
Abruzzo, le richieste degli Opi al tavolo di confronto con la Regione
Gli Ordini provinciali degli infermieri chiedono di valorizzare la professionein termini di crescita sia professionale che economica.In Abruzzo mancano 1.759 infermieri, e questo numero è destinato acrescere,«sia per la disponibilità dei posti universitari sia perché questa professionesta diventando sempre meno attrattiva, non essendo valorizzata in termini dicrescita professionale ed economica». È l’allarme lanciato all’assessoreregionale alla Sanità, Nicoletta Verì, dai rappresentanti degli Ordini delleprofessioni infermieristiche, vale a dire Irene Rosini (Opi Pescara), GiancarloCicolini (Opi Chieti), Maria Luisa Ianni (Opi L’Aquila), Cristian Pediconi (OpiTeramo).Advertisements[Banner-Progetto-Assistenza]Al tavolo permanente di confronto, istituito a seguito di un protocollo diintesa e riunito per la prima volta tre giorni fa, hanno partecipatoildirettore dell’Agenzia sanitaria, Pierluigi Cosenza, e la funzionaria SilvanaPeluso per il Diparimento Salute e Welfare presso la Commissione Salute delministero. Sono diverse le richieste avanzate, racchiuse in una mozioned’intenti, che gli ordini chiedono alla Regione di sostenere sia in CommissioneSalute che in Conferenza Stato-Regioni.Si chiede, cioè di “intervenire sulla Conferenza permanente per i rapporti tralo Stato, le Regioni e Province autonome, per trovare soluzioni utiliadisegnare un reale piano di assunzioni e adeguare e uniformare gli stipendidegli infermieri a quelli europei”, visto che i compensi italiani sonosuperiori solo a quelli di Grecia ed Estonia. Si chiede poi “la stabilizzazionedel personale infermieristico, come previsto dalla Legge finanziaria, e che laRegione si attivi nei confronti del Governo affinché sia valutato ilsuperamento del vincolo diesclusività, in un percorso di valorizzazionecomplessiva del ruolo.Sempre al Governo “va sollecitata la valorizzazione della figura professionaledell’infermiere, anche nell’ambito della didattica universitaria, persviluppare opportunità di crescita professionale e di carriera, in funzionedella specializzazione£. Da definire, poi, “un percorso per individuare formedi incentivazione economica regionale per una reale e meritoria valorizzazionesalariale e professionale”, tanto più che durante la fase emergenziale gliinfermieri hanno ricevuto “solo dei benefit temporanei nel 2020”.L’assessore si è mostrata «pienamente disponibile» ad accogliere le richiestedegli Ordini, che puntano molto “sulla riorganizzazione territoriale, in base aquanto previsto dal Pnrr, e sulla implementazione dell’infermiere di famiglia”.Redazione Nurse Times • Abruzzo, le richieste degli Opi al tavolo di confronto con la Regione • Covid. Mentre il Papa elogia gli infermieri, lo Stato li ignora con un contratto al ribasso • Infermieri extracomunitari senza titolo reclutati per colmare le carenze in corsia: gli OPI del Friuli Venezia Giulia sono preoccupati • Le iniezioni diventano senza ago grazie alla tecnologia laser e a Bubble Gun • Concorso Infermieri Puglia: quando le promesse se le porta via il vento