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Edizione del 03/02/2022
Estratto da pag. 1
Nuova polemica sui numeri delle terapie intensive Fvg
Un servizio della trasmissione di Rete4 di Mario Giordano attacca la Regione. Fedriga e Riccardi replicano alle accuse. Ma le Opposizioni incalzano
I contagi in Fvg sono saliti perché non c’erano i posti letto in terapia intensiva annunciati dalla Regione e non per le manifestazioni ‘no vax’. Questa la curiosa 'tesi' sostenuta da Mario Giordano, tornato con la sua trasmissione ‘Fuori dal coro’ su Rete4. In un servizio andato in onda ieri sera, denuncia numeri 'sballati' e accusa l'Amministrazione regionale di non aver mai attivato i 145 posti letto che erano stati, invece, indicati come esistenti.

Un tema, quello delle terapie intensive disponibili in Fvg, ampiamente dibattuto già nei mesi scorsi, con tanto d’ispezione ministeriale nella quale, in estrema sintesi, si confermava l’assenza di qualsiasi ricaduta sulle cure ai pazienti, ma si evidenziava un problema tecnico sul conteggio dei posti letto.

Dopo l'accusa frontale - rivolta indirettamente anche al Ministro della Salute Roberto Speranza - non si fa attendere la replica della Regione, per voce del Presidente Massimiliano Fedriga e del suo vice Riccardo Riccardi. "I trattamenti di terapia intensiva non solo sono stati garantiti a tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia che ne hanno avuto bisogno per il Covid e per le altre patologie, ma sono stati resi disponibili anche a pazienti provenienti di altre regioni per sopperire a esigenze esterne in una doverosa ottica di solidarietà nazionale: questo la dice lunga sulla capacità di quei posti da parte del nostro sistema sanitario regionale".

"Il Piano di potenziamento delle terapie intensive approvato a livello regionale ad agosto del 2020 e ratificato da ministeri della Salute e dell'Economia e Finanze - hanno ricordato ancora Fedriga e Riccardi - prevede di incrementare i posti 'strutturali' di terapia intensiva di 55 unità, passando dai 120 attuali a 175 entro il 2027, secondo un cronoprogramma che viene monitorato dal Commissario per l'emergenza e rispettato. Ma 175 sono comunque già i posti disponibili qualora ce ne fosse la necessità davanti a una domanda che oggi si attesta su 40 e mai si è avvicinata al tetto massimo previsto. Parlare di 'posti strutturali' - così Fedriga e Riccardi - significa dire che le terapie intensive saranno collocate nelle loro sedi proprie definitive, cosa che oggi si sta facendo ma, ovviamente, procedendo con le attività necessarie nell'ambito dei lavori di ristrutturazione che interessano gli ospedali del Friuli Venezia Giulia. Tra l'altro va precisato che le risorse assegnate dallo Stato non sono sufficienti e la Regione ha dovuto trovare altre coperture per proseguire negli iter secondo i cronoprogrammi concordati".

"Riepilogando i fatti - concludono Fedriga e Riccardi -: le prestazioni di terapia intensiva sono assicurate in toto e tutti i relativi programmi e impegni sono rispettati".

"La vicenda delle terapie intensive è un brutto capitolo della sanità del Fvg: da una parte c'è il Fvg dei primati narrato da Fedriga e Riccardi, dall'altra c'è la realtà di ogni giorno, dove non va tutto bene, anzi la situazione è assolutamente preoccupante", afferma il capogruppo del Pd, Diego Moretti, commentando le dichiarazioni dei vertici dell'Amministrazione regionale.

"Continuiamo a sentire racconti che parlano di un sistema che funziona, mentre le denunce dei medici raccontano una realtà diametralmente opposta. La situazione si fa ogni giorno più preoccupante: ci chiediamo, in quest'ottica, quanto possa servire il superamento del meccanismo dei colori se le terapie intensive dei nostri ospedali, i medici e tutti gli operatori sanitari sono in forte sofferenza".

Secondo Moretti, "anche oggi, come mesi fa, il duo Fedriga-Riccardi continua ad affermare che tutto va bene, tentando di schiacciare e zittire chi afferma il contrario. Si pensi alle critiche che come Gruppo e opposizioni abbiamo ricevuto dopo aver sollevato il tema, oppure al pubblico processo subito in III Commissione dal presidente degli anestesisti Aaroi-Emac, Peratoner, dopo che lo stesso aveva denunciato la grave situazione delle terapie intensive in regione, recentemente oggetto anche di un servizi
o di denuncia realizzato da un programma Mediaset".

“Registriamo un cambio di linea da parte del presidente Fedriga e dell’assessore Riccardi”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, in merito alle dichiarazioni sulle terapie intensive degli esponenti della Giunta, dopo il servizio televisivo andato in onda ieri sera. “Se fino a qualche mese fa Fedriga e Riccardi parlavano di ‘dati giusti’ sulle intensive, oggi si limitano a dichiarazioni decisamente più prudenti sul fatto che i trattamenti di terapia intensiva siano stati garantiti ai cittadini del Friuli Venezia Giulia”.

“Presidente e assessore precisano quantomeno che l’incremento dei posti ‘strutturali’ di terapia intensiva si dovrà concludere appena entro il 2027, secondo il programma concordato con il Commissario per l’emergenza – aggiunge Ussai -. Nulla però è stato ancora detto sull’errata configurazione, sottolineata dal report del Ministero a seguito dell’ispezione di agosto e portato alla luce dal MoVimento 5 Stelle, di posti letto di medicina d’urgenza che continuano a essere codificati come terapie intensive”.

“Un errore presente già prima della pandemia e tutt’altro che trascurabile, visto che incide sui parametri previsti dalla legge per quanto riguarda il numero di terapie intensive da garantire in regione. La criticità, evidenziata dal report ministeriale, riguarda 8 posti letto a Palmanova, ma si estenderebbe anche ad altri presidi ospedalieri, in base a quanto affermato dall’Associazione regionale degli anestesisti e rianimatori, che pone anche dei dubbi sull’attivabilità entro 24/48 ore di tutti i 175 posti letto di terapia intensiva che, precisiamo, non riguardano soltanto pazienti Covid”.

“Depositeremo a breve un’interrogazione – annuncia Ussai – per chiedere a che punto siano le azioni, sollecitate urgentemente proprio nel report, di risoluzione delle criticità rilevate dal Ministero”.

"Se fossero stati affrontati in Commissione consigliare, come più volte richiesto anche da noi di Open Sinistra Fvg, i risultati dell'indagine degli ispettori del Ministero della Sanità sul numero di posti di terapia intensiva e sub intensiva attivabili in Regione, non avremmo avuto una trasmissione televisiva come quella di ieri su reti Mediaset, che ha portato un umiliante discredito sul nostro Sistema Sanitario Regionale e chi ci lavora." Si esprime così Furio Honsell.

"Non è giusto che le scelte dei vertici politici ricadano così pesantemente sui nostri lavoratori della Sanità che sono, invece, riusciti malgrado enormi difficoltà e sotto organico a dare risposte importanti ai nostri cittadini. Affrontare le questioni spinose invece di rifiutare il confronto provoca danni a tutti. È doveroso - conclude l'esponente di Open Sinistra Fvg - che finalmente venga fatta piena luce in Consiglio su questi temi e sulle segnalazioni del sindacato degli anestesisti”.

“Non si possono continuare a fare polemiche sulla pandemia. E' necessario capire che se ne esce assieme e se si lavora in maniera propositiva. Ulteriori polemiche strumentali lasciano il tempo che trovano. Bene la risposta di Fedriga e Riccardi che hanno ricordato a chi continua a fare strumentalizzazioni che i trattamenti di terapia intensiva sono stati garantiti a tutti i cittadini della Regione che ne hanno avuto bisogno, ma sono stati resi disponibili anche a pazienti di altre regioni in un'ottica di solidarietà nazionale. L’amministrazione regionale ha dimostrato responsabilità e il gradimento dei cittadini regionali sulla gestione della pandemia ha raggiunto l’85%. Ricordiamolo sempre", dichiara in una nota l’europarlamentare e coordinatore della Lega Fvg Marco Dreosto.

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