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Dir. Resp.
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Edizione del 31/01/2022
Estratto da pag. 1
[svg][svg]Assonautica chiede il riconoscimento della nautica da diporto, dei porti edegli approdi, come vere e proprie strutture turistiche, non solo a parole, maprevedendo interventi di valorizzazione e promozione, il riconoscimento nellelegislazioni regionali delle figura dei Marina resort e una regolamentazionedelle locazioni all’ormeggio, cioè il noleggio delle barche per dormire abordo. Con una lettera indirizzata al presidente della Conferenza delle Regionie Province autonome Massimiliano Fedriga, il presidente di Assonautica GiovanniAcampora chiede di sostenere, con il coinvolgimento dei presidenti delleRegioni, i ministri del Turismo, delle Infrastrutture e mobilità sostenibili edell’Economia e delle finanze, una serie di proposte che puntano proprio aottenere il nuovo status.Si parte con la richiesta di considerare la navigazione da diporto un segmentoturistico alla stregua del turismo enogastronomico o del mototurismo, eattivare la sua valorizzazione e promozione sia nell’hub digitale turisticoprevisto dal Pnrr sia nei piani di promozione del ministero e dell’Enit,attraverso un’istanza al ministro del Turismo.Alle Regioni Assonautica chiede di accelerare il recepimento nelle lorolegislazioni della figura dei “Marina resort” come strutture turisticoricettive all’aria aperta con una armonizzazione delle diverse definizioni eclassificazioni e dando una “chiara e condivisa regolamentazione alle nuoveforme di ricettività turistica di static charter, o locazione all’ormeggio, giàmolto diffuse a livello internazionale e presenti nella realtà italiana, comel’Albergo nautico diffuso, le House Boat, il Bed & Boat”. Attività dariconoscere anche nel Codice della Nautica, tra le forme di uso commercialeturistico delle unità da diporto.Infine, Assonautica chiede la “definitiva considerazione delle Società dicharter nautico, quali società di servizi turistici”.