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Edizione del 31/01/2022
Estratto da pag. 1
Covid, buone notizie dalla cabina di regia: Rt sotto la soglia epidemica e ricoveri in calo
Roma, 31 gennaio – Covid sembra frenare la sua corsa in Italia: la buone notizia arriva dall’ultimo report della cabina di regia del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità, che rileva un miglioramento di tutti gli indicatori di monitoraggio dell’andamento della pandemia, con la diminuzione dell’incidenza(che passa dai 2.011 casi per 100 mila abitanti di sette giorni fa a 1.823) e dell’indice Rt, che da 1,31 scende a 0,97. Contrariamente a quanto sempre avvenuto nelle scorse settimane, oggi non ci sarà dunque alcuna ordinanza con il passaggio di colore di qualche Regione, come peraltro aveva anticipato nei giorni scorsi il ministro della Salute Roberto Speranza, anche se resta sotto costante monitoraggio la situazione della Valle d’Aosta.

Le principali indiziate di un passaggio di colore erano  Marche, Calabria, Liguria, Trentino e Toscana, e anche per la Regione Lazio era stato ipotizzato un passaggio in zona  “arancione”, subito smentito  dall’assessore alla  Salute Alessio D’Amato: “Il Lazio in zona arancione? È escluso. Le terapie intensive sono sotto la soglia di allerta, stiamo in una fase di plateau“.

In ogni caso, l’attuale “mappa a colori” delle Regioni non seguirà più le regole che ne hanno dettato la conformazione fino a oggi: dopo settimane di costante e tenace richiesta da parte delle  Regioni di modificare il sistema a colori, il prossimo 2 febbraio è attesa la Conferenza Stato-Regioni dove il ministero della Salute potrebbe orientarsi vero una nuova classificazione, con la conferma della sola zona rossa e l’abolizione di quelle gialla e arancione,  in linea con l’obietivo di una  semplificazione delle regole chiesta anche dall’Unione europea nelle ultime settimane.

Una linea confermata qualche giorno fa dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa:: «Il governo eliminerà la zona gialla e quella arancione. La decisione è di accogliere la richiesta delle Regioni lasciando però la “zona rossa”, che scatta in caso di peggioramento della situazione. Si arriva nella fascia di rischio più alto quando si superano i 150 casi settimanali ogni 100mila abitanti, il tasso di occupazione dei posti letto in area medica oltre il 40% e quello in terapia intensiva oltre il 30% si andrà direttamente in zona rossa».

Tornando ai dati del report della cabina di regia, emerge che – nonostante una situazione epidemica acuta con una incidenza settimanale che a livello nazionale, in diminuzione, “rimane molto elevata” –  si osservano “segnali di diminuzione della trasmissibilità e dell’occupazione dei posti letto in terapia intensiva. Si confermano segnali plurimi di allerta a livello regionale nelle attività di sorveglianza e indagine dei contatti”.

“Nello scenario attuale persiste un forte impegno dei servizi assistenziali che continua a imporre una revisione organizzativa delle prestazioni erogate a favore dei pazienti Covid-19? si legge ancora nel report, che si riferisce alla settimana dal settimana 17 al 23 gennaio, aggiornati al 26 gennaio. “Alla luce della elevata incidenza e della ormai quasi completa presenza della variante Omicron di Sars-CoV-2, è necessario il rigoroso rispetto delle misure comportamentali individuali e collettive, e in particolare distanziamento interpersonale, uso della mascherina, aerazione dei locali, igiene delle mani e riducendo le occasioni di contatto ed evitando in particolare situazioni di assembramento”.

Il report torna a sottolineare in conclusione come gli strumenti necessari a contenere l’impatto clinico dell’epidemia anche sostenuta da varianti emergenti continuino ad essere “una più elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali”.

Tra i numeri che emergono dal rapporto,  particolarmente significativi sono quelli già ricordati in premessa della diminuzione dell
’incidenza settimanale a livello nazionale: 1.823 ogni 100mila abitanti  a fronte dei 2.011 della settimana precedente e del calo dell’indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici , che si è attestato sotto la soglia epidemica a 0,97, contro  1,31 della settimana prima. In discesa anche l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt 0,96, contro il precedente  1,01). Il rapporto sottolinea però che diverse Regioni e Province autonome hanno segnalato ritardi nell’inserimento dei dati del flusso individuale e non si può quindi escludere che tali valori possano essere sottostimati.

In calo anche  il tasso di occupazione in terapia intensiva(16,7% a fronte del precedente 17,3%) e il tasso di occupazione in aree mediche, che è sceso a livello nazionale al al 30,4% contro il precedente  31,6%.

Rimane stabile il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (652.401 contro i 658.168 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggero aumento (18% contro il 15% della settimana prima). Risulta  in diminuzione anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38% contro 41%), mentre aumenta la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (45% vs 44%).

 

? Il Report della cabina di regia Ministero-Iss

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