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Edizione del 08/04/2015
Estratto da pag. 1
Renzi alle prese con il malcontento degli enti locali, ma a rimetterci sono sempre i cittadini - Latina Quotidiano
di Francesco Miscioscia – Il premier Matteo Renzi, oltre a doversi confrontare con il mal di pancia delle minoranze del suo partito, ora deve anche fare i conti con il malcontento degli amministratori locali, i quali si sentono penalizzati dalla spending review prevista dal Def. Regioni e comuni sono sempre stati i primi soggetti coinvolti nei tagli previsti dai vari governi che si sono succeduti. Ora però il presidente dell’Anci, Piero Fassino, alza la voce facendo presente che i Comuni, tra tagli e patto di stabilità, hanno visto ridurre i propri conti di 17 miliardi di euro.

Non le manda a dire neanche il presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino, secondo cui l’unico settore in cui è possibile intervenire con la scure è quello delle partecipate. Gli effetti però sarebbero del tutto invisibili nel medio periodo.

Il problema è però che, benché Renzi continui a dire che non ci saranno aumenti di tasse, saranno sempre i cittadini a pagare gli effetti della spending review. Questo perché automaticamente, se si tagliano fondi agli enti locali, questi ultimi sono costretti a… Continua a leggere su Marketicando 

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