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Edizione del 29/01/2022
Estratto da pag. 1
Ricoverati "con" e "per" il Covid, ecco i dati. Toti: "Tampone solo per chi ha sintomi" - Cronaca
Quaranta pazienti su 79 hanno scoperto di essere positivi solo all’arrivo in ospedale
La Spezia, 29 gennaio 2022 - Le richieste avanzate al Governo dai presidenti di Regione sono chiare: stop al sistema della suddivisione in fasce di colore, una semplificazione delle quarantene scolastiche e, soprattutto, una chiara distinzione tra i ricoverati ’con’ e ’per’ il Covid. Temi particolarmente cari anche al governatore Giovanni Toti che da settimane si batte in conferenza Stato-Regioni per ottenere una revisione dei criteri di gestione della pandemia al passo con i tempi e coerente con il quadro epidemiologico. Regole nuove che superino l’attuale ‘tamponificio’ – nella sola Liguria dall’inizio di gennaio sono stati eseguiti oltre un milione e 300mila test – e utili a evitare che la lotta al virus al virus si trasformi in un campo minato di cavilli e burocrazia.

I numeri raccolti nelle ultime ore nello Spezzino sembrerebbero avvalorare le posizioni del ’partito dei governatori’. Dal primo gennaio a oggi tra il Sant’Andrea della Spezia e il San Bartolomeo di Sarzana ci sono stati in tutto 79 ricoveri Covid (tra quelli registrati come tali all’atto di accesso in ospedale e quelli catalogati sotto questa etichetta successivamente). Ma solo 39 dei 79 pazienti accolti in corsia sono arrivati al pronto soccorso con una diagnosi di positività già in tasca e presentando i chiari sintomi dell’infezione. Le altre 40 persone hanno bussato all’ospedale per ben altre ragioni – dall’evento traumatico all’appendicite, alla patologia medica – e hanno scoperto di essere state contagiate da Sars Cov-2, solo casualmente e per effetto del tampone eseguito durante l’accettazione. Non solo, di questi 40 pazienti la maggior parte è rimasta asintomatica per tutta la durata della degenza e solo 17 tra loro hanno cominciato a manifestare i segni dell’infezione nel periodo del ricovero.

"Si tratta di dati che rendono evidente e sottolineano quanto le proposte avanzate dai presidenti di regione – così Toti commenta i dati de La Nazione – siano coerenti con la fase della pandemia che stiamo vivendo oggi, proprio grazie alla poderosa campagna vaccinale che portiamo avanti da più di un anno. Il conteggio dei malati Covid, in questo momento, dovrebbe considerare solo coloro che vengono ricoverati per la patologia specifica, e non quelli che arrivano in ospedale per altre patologie e risultano positivi. Il sistema che continuiamo a utilizzare è obsoleto, e va cambiato in fretta: non parlo solo del conteggio dei malati, ma anche della classificazione delle regioni in colori. È necessario cambiare regole e approccio anche per quanto riguarda il tracciamento, e tamponare solo chi presenta i sintomi. Le regole attualmente in vigore hanno sovracaricato il sistema, trasformandolo in un vero e proprio ‘tamponificio’ privo di utilità".

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