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Edizione del 28/01/2022
Estratto da pag. 1
ITALIANI - GIORNATA DELLA MEMORIA - I PRESIDENTI DELLE REGIONI COMMEMORANO LE VITTIME DELL`OLOCAUSTO :"UNA DELLE PAGINE PIU` ABERRANTI CHE LA STORIA CI HA CONEGNATO"
"Oggi si celebra la Giornata della Memoria”, afferma Massimiliano Fedriga,presidente della regione Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delleRegioni.Per Fedriga il ricordo delle vittime dell'Olocausto è “un'impronta indelebileimpressa nel cuore della storia da cui non dovremo mai togliere il segnalibrodella memoria. Come ci ha insegnato Primo Levi: se comprendere è impossibile,conoscere è necessario. Perché ciò che è stato non sia più”.Scrive il presidente della Regione Veneto Luca Zaia: “Sono trascorsisettantasette anni dal 27 gennaio del 1945 quando fu svelata al mondo tutta latragedia e tutta la crudeltà dei campi di sterminio. Una orribile realtà che harappresentato il punto finale di un percorso di odio, di persecuzione e dimorte a danno di milioni di donne e uomini innocenti, vittime di chi credevache l'umanità fosse divisa in razze su cui una era destinata al predominio”.La Regione Lazio lancia un nuovo portale e un podcast, - annuncia il Presidentedella Regione Lazio, Nicola Zingaretti - destinato in particolare alle nuovegenerazioni. Su memoria.lazio.it teniamo vivo il ricordo dei testimoni dellaShoah con i loro video-racconti raccolti durante i Viaggi della Memoria che laRegione Lazio ha organizzato in questi anni insieme a migliaia di studentidelle scuole”."Ogni epoca ha le proprie ferite, ogni generazione ha la responsabilità di ciòche lascerà dietro di sé”, rileva il presidente della Regione Piemonte, AlbertoCirio: “Noi oggi abbiamo il dovere di tramandare e tutelare la memoria per nonripetere gli errori di ieri e costruire un domani di cui andare fieri conconsapevolezza”.Per il presidente della Regione Molise Donato Toma “la Shoah è una delle paginepiù aberranti che la storia ci abbia consegnato, concepita da una dissennata edeplorevole ideologia razzista e antisemita. Un orrore indicibile chericordiamo oggi innanzitutto perché tali crimini contro l'umanità non abbianopiù a ripetersi”.Toma sottolinea come “non va mai abbassata la guardia, occorre essere semprevigili, respingere ogni forma di rigurgito malevolo, ribadire l'importanza diprincipi quali l'educazione alla tolleranza e il rispetto delle diversità: è ilsignificato più autentico e più attuale di questa giornata”.Anche per il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas “quellaodierna deve essere una giornata di profonda riflessione che ci impegna nonsolo a tramandare la memoria della Shoah, ma anche a riflettere sulle sueradici e sulle sue terribili conseguenze”.Bisogna “aprire gli occhi sul presente e tenere alta l'attenzione sui fenomenidi discriminazione che purtroppo ancora ci circondano”. È l'appello delpresidente della Regione Liguria Giovanni Toti: “In un clima d'odio e diintolleranza crescente nel nostro Paese, soprattutto negli ultimi anni,ricordare uno dei periodi più bui della nostra storia non è sufficiente -sottolinea Toti-. E’ con le nostre azioni quotidiane che dobbiamo combatterequelle ideologie folli che hanno sterminato un popolo intero".Anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, evidenzia come inquesto bisogna “trasmettere alle giovani generazioni i valori della tolleranza,del rispetto e della civile convivenza affinché l'odio, l'antisemitismo e laviolenza sotto ogni forma non prendano il sopravvento e non generino nuovetragedie - spiega De Luca - E proprio per questo, oggi, la Regione Campanialancia un Bando rivolto al mondo della scuola (qui i dettagli: https://bit.ly/3rVXLk6) a cui possono partecipare tutti gli istituti campani, proponendo deilavori sotto forma di video, spot, corto e fotografia, che raccontino cosa èstato l'Olocausto”."La Giornata della Memoria - dichiara il presidente della Regione SicilianaNello Musumeci - riafferma i valori di una lezione universale: lediscriminazioni di ogni tipo, la dignità umana calpestata, la ferocia di uominicontro uomini sono il brodo di coltura di tragedie immani che -ancora oggi - siripetono nel mondo. Il ricordo di quanto accaduto settantasette anni fa èdoveroso e necessario per opporre gli anticorpi della ragione al delirio cheprodusse l'orro
re di Auschwitz”.Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli rileva che “è nostrodovere ricordare il dramma della Shoah, trasmettere alle giovani generazioni ilprofondo significato della Memoria, i valori imprescindibili del rispetto,della libertà, della tolleranza, affinché gli orrori del passato non siripetano mai più".E il presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, sottolinea che “dobbiamoevitare che vi possano essere rigurgiti di pensieri che calpestano i valori piùalti del rispetto umano”.L'auspicio del presidente della regione Lombardia Attilio Fontana è che ilricordo della Shoah sia "ogni giorno" di insegnamento contro odio ediscriminazioni: "La memoria di quel drammatico periodo e delle milioni divittime deve essere d'insegnamento ogni giorno contro l'odio, le persecuzioni ele discriminazioni”.Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, ribadisce che “lo spiritoprofondo del 27 gennaio, anniversario della liberazione di Auschwitz, siavissuto ogni giorno e soprattutto che i nostri giovani, le future generazioni,coloro che sono il presente e il futuro della nostra Italia e della nostraToscana abbiano ben presente ciò che è accaduto e siano loro a trasmetteregenerazione dopo generazione quell'immunità da dittature e discriminazioni dicui vogliamo essere profondamente convinti e orgogliosi”.“L'Olocausto – dichiara il presidente della regione Emilia-Romagna, StefanoBonaccini - è una pagina del libro dell'Umanità da cui non dovremo mai togliereil segnalibro della memoria. Oggi come ogni giorno facciamo memoria, per nondimenticare gli orrori del passato e fare in modo che non succedano mai più”.Per Marco Marsilio, presidente della regione Abruzzo, “al ricordo, necessario,di questa terribile pagina di storia deve seguire la costruzione di un futuromigliore in cui episodi come questi non abbiano più a ripetersi. Ladiscriminazione avvelena i pozzi della nostra vita sociale e Politica”.