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Edizione del 25/01/2022
Estratto da pag. 1
Capobianchi: «L`infezione si spegnerà e ne usciremo»
Lo afferma la biologa Maria Rosaria Capobianchi, ex direttrice del laboratorio dello Spallazani di Roma dove il 31 gennaio del 2020 venne isolato il C...
«La pandemia finirà e usciremo, spero il prima possibile, dallo stato di emergenza. Ma la fine non sarà stabilita da un trattato. Con i virus non si scende a patti». Lo afferma in un'intervista al Corriere della Sera la biologa Maria Rosaria Capobianchi, ex direttrice del laboratorio dello Spallazani di Roma (è in pensione da agosto scorso) dove il 31 gennaio del 2020 venne isolato il Coronavirus.

Capobianchi è d'accordo con le parole pronunciate dal capo europeo dell'oms, Hans Kluge: «La pandemia finirà. Ma la circolazione del virus continuerà a livelli molto inferiori. Dopo aver raggiunto i 4 milioni di contagiati al giorno, ora l'impennata di casi sembra meno impetuosa. Si spera sia l'ultima ondata, poi lentamente l'infezione si spegnerà».

A dimostrarlo, spiega, sono alcuni precedenti storici: «Prevediamo che accada come ad altri coronavirus dell'uomo, responsabili di raffreddore e febbri lievi. Non sappiamo in quale epoca storica siano arrivati ma tutto fa pensare che al loro ingresso abbiano avuto una storia simile a quella del Sars- CoV-2. Di fronte a virus nuovi è plausibile che la specie umana sia stata tutta contagiata fino a sviluppare una protezione immunitaria. Oggi abbiamo potuto accelerare questo processo con i vaccini. Stiamo andando verso una fase endemica».

C'è sempre il rischio, avverte la biologa, che arrivi una nuova nuova variante «a sparigliare le carte. Ne abbiamo già viste arrivare cinque che sono diventate protagoniste in virtù di una sempre maggiore facilità a trasmettersi. Ogni giorno abbiamo ancora milioni di casi nel mondo, stiamo dando altre opportunità di mutazione al nostro nuovo ospite».

Figliuolo: «A breve risultati su alleggerimento burocrazia»

«C'è un tavolo tecnico che darà molto velocemente dei risultati che devono andare proprio a togliere quella parte di burocrazia che da ora in avanti è un po' meno necessaria». Lo ha detto il Commissario straordinario per l'emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, a proposito della richiesta di alleggerire, in particolare nelle scuole, la burocrazia per l'uscita dalla quarantena.

«Quando il provvedimento è stato adottato - ha aggiunto a proposito delle norme che regolano la gestione dei contagi nelle scuole - era un momento in cui la variante Omicron impazzava e soprattutto il livello di vaccinazioni era molto più basso tra i bambini rispetto a quello che abbiamo attualmente».

«Sono molto confidente sul fatto che si troverà una quadra, lo chiede anche la Conferenza delle Regioni. Poi queste cose devono trovare un compromesso tra le aspettative di chi porta il bambino e vorrebbe avere il massimo di libertà e gli indicatori dell'evoluzione dei contagi, però sono sicuro che a brevissimo si metterà a sistema un provvedimento che vada a dare maggiore respiro e possibilità di movimento» ha ribadito durante una visita all'ex Caserma dell'Aeronautica Militare di Gallarate trasformata in maxi centro vaccinale.

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