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Edizione del 21/01/2022
Estratto da pag. 1
Estetisti e parrucchieri: "Bene il Green pass" - Cronaca
Da ieri i clienti dei saloni di bellezza devono esibire la certificazione. Gli operatori: "Un provvedimento giusto che tutela tutti"
di Silvia Angelici

"Scusi signora ma da oggi è obbligatorio mostrare il Green pass". La cliente per nulla turbata tira fuori il telefonino dalla borsa e con senso di responsabilità porge lo schermo a Patrizia per il controllo, prima di accomodarsi per taglio e messa in piega. Da ieri estetiste, parrucchieri, tatuatori e piercer possono ricevere nei loro locali solo clienti con la certificazione in regola. La discussa obbligatorietà del green pass per tagliarsi i capelli o godersi un trattamento, non trova certo impreparato il settore del benessere e della bellezza, dove titolari e lavoratori applicano, ormai da tempo, alla lettera le linee guida della Conferenza delle Regioni per lavorare in sicurezza.

"Nel nostro negozio – raccontano Donatella e Patrizia del salone Vanity in via Birago – già da tempo adottiamo tutte le misure per il contenimento della pandemia. Dal gel all’ingresso, alla stampella disinfettata per i capi delle clienti, fino al percorso di entrata ed uscita che è stato segnalato con le frecce e i pilastrini di plastica. Anche l’attrezzatura che usiamo per l’attività segue un protocollo rigido, che prevede un’igiene accurata e l’imbustamento. Accorgimenti che adottiamo per la sicurezza nostra e dei clienti".

Ma ieri quando è stato chiesto il Green pass come hanno reagito i vostri utenti? "Si sono dimostrati molto collaborativi. Direi che è stato un gesto naturale sia per noi che per loro. Perché vede - conclude Donatella - abbiamo appreso sulle nostre spalle che l’unica forma di tutela è mettere la sicurezza al primo posto e soprattutto evitare nuovi lockdown. Non si può contare sui ristori e sugli aiuti (che si sono dimostrati scarsi) ed oggi c’è la consapevolezza che è essenziale non chiudere ed imparare a convivere con il virus".

Anche le associazioni di categoria plaudono al provvedimento. "L’importante è evitare di abbassare nuovamente la saracinesca – dice Cna – Il giro di vite sui Green pass si spera che serva anche a frenare l’abusivismo, fenomeno dannoso per il settore, in quanto si tratta di concorrenza sleale, e soprattutto rischioso per la salute dei clienti, in quanto queste aziende offrono pochissime garanzie".

La giornata scorre liscia anche da Effegi acconciature di Girolamo Bianconi e Fausto Betti. "Così – spiegano i due soci – siamo tutti più sicuri. Titolari, lavoratori e clienti da cui ci aspettiamo la massima collaborazione. Siamo favorevoli all’introduzione del green pass anche nei nostri saloni e siamo pronti ad attuare questa disposizione, così come fatto già in precedenti occasioni, nella certezza che la tutela dei clienti e dei dipendenti significhi soprattutto sicurezza e ritorno alla normalità".

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