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Edizione del 21/01/2022
Estratto da pag. 1
Mmg e Sisac, siglato ieri il nuovo Acn. Scotti: "Una firma per avviare il cambiamento"
Pubblicato da RIFday In Gennaio 21, 2022 0 CommentRoma, 21 gennaio – La Sisac, la Struttura interregionale che si occupa delleconvenzioni dei professionisti sanitari e le organizzazioni sindacalimaggiormente rappresentative a livello nazionale (Fimmg e Federazione Cislmedici) hanno siglato ieri l’Accordo collettivo nazionale relativo al 2016-2018per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale.“Un traguardo raggiunto dopo una lunga ed impegnativa trattativa e che contieneaspetti innovativi importanti per la medicina del territorio rispetto allaquale ci attendono sviluppi ulteriori anche alla luce di quanto previsto dalPiano nazionale di resilienza. Ringrazio le organizzazioni sindacali e la Sisacper l’importante lavoro svolto” ha dichiarato il presidente della Conferenzadelle Regioni, Massimiliano Fedriga, commentando la firma dell’accordo.La nuova convenzione con i medici di famiglia, ha spiegato Davide Caparini,presidente del Comitato di settore Regioni–Sanità e assessore al Bilancio dellaRegione Lombardia, “comporta innovazioni importanti per l’assistenzaterritoriale, come ad esempio le forme organizzative multi professionali eaggregazioni funzionali dei medici di medicina generale che rappresentano labase per i nuovi modelli delineati dal Pnrr. Con l’accordo si disciplina ilruolo unico che integra le funzioni del medico di assistenza primaria e dicontinuità assistenziale. Vanno poi sottolineati – ha concluso Caparini – anchealtri aspetti innovativi come la nuova procedura di contestazione, laregolamentazione dell’assistenza negli istituti penitenziari, la sostanzialerazionalizzazione e semplificazione del testo”.La firma dell’Accordo collettivo nazionale 2016-2018, con quattro anni diritardo (non esattamente una bazzecola) sulla tabella di marcia, è salutatadalla Fimmg come la “fine di un travagliato iter iniziato 10 anni fa con laLegge Balduzzi, caratterizzato da un lungo periodo di sospensione ope legis deirinnovi contrattuali seguito da un sostanziale stallo negoziale e infine dallapandemia”.Niente fuochi d’artificio, ma – come afferma il segretario nazionale dichiaraSilvestro Scotti (nella foto) – “la speranza che con la firma dell’Acn si avviiil cambiamento”.  L’accordo è una sfida lanciata  “alla politica sulla volontàdi evolvere e attualizzare il ruolo del medico di medicina generale nelcoordinare e garantire le cure primarie territoriali e la presa in carico deibisogni socio-sanitari dei cittadini. Con la firma dell’Acn, Fimmg conferma econsolida i principi cardini della medicina generale: libera professioneconvenzionata, scelta fiduciaria, autonoma organizzazione, ed evolve il modelloorganizzativo attraverso l’istituzione delle Aft e il passaggio al Ruolo unicodi assistenza primaria. Viene salvaguardato l’intero monte compensi econsolidato l’incremento in quota capitaria già anticipato dal decretoemergenziale del 2020. Viene introdotto il settore della medicina penitenziaria”.“L’Acn 2016-2018 nasce da esigenze pre-pandemiche ma pone solide basi perandare immediatamente alla discussione dei nuovi accordi 2019-2021 e 2022-2024?si legge ancora nel comunicato diffuso dalla Fimmg dopo la firma dell’accordo.“Contrariamente a posizioni populiste e insostenibili di alcuni sindacatiminori, la Fimmg è fermamente convinta che grazie a nuovi finanziamentifinalizzati all’organizzazione come quelli previsti dall’ultima legge dibilancio (articolo 1 comma 274) attivi dal 2022, si possa rendere la medicinagenerale moderna ed efficace per i cittadini e attrattiva per le nuovegenerazioni di medici, migliorando l’assistenza territoriale e rendendosostenibile il Ssn, equo e universale”.“Questi auspicati nuovi accordi, che ci auguriamo possano essere discussi inun’unica trattativa, viste le necessità emergenziali, solo in questo modopermetteranno alla medicina generale di affrontare le nuove necessità dettatedal Pnrr, senza però rinunciare ai principi fondamentali di accessibilità,capillarità, scelta fiduciaria e capacità di dare risposte alla categoria e aicittadini” scrive ancora la Fimmg. Che conclude l
a sua nota con un pensiero cheoffre più di uno spunto di riflessione anche a quelle categorie professionaliche l’accordo convenzionale sono ancora lontane dal chiuderlo, nonostante ilritardo sia molto, molto superiore ai quattro anni dei medici: “Con questafirma vogliamo ribadire un punto fondamentale: l’evoluzione della Medicinagenerale si fa con gli accordi collettivi e non con qualunque altroprovvedimento. Solo gli Acn possono rilanciare la Medicina generale per unfuturo migliore”.Print Friendly, PDF & EmailCondividiFacebookfb-share-iconLinkedIn[linkedIn]Share[quisikrea_]