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Dir. Resp.
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Edizione del 20/01/2022
Estratto da pag. 1
Ci siamo (finalmente) per l’entrata in vigore del nuovo protocollo sanitario già ribattezzato "salva campionati". C’è la circolare del Ministero della Salute che varrà per le competizioni professionistiche e per i massimi campionati dilettantistici e che raccoglie le indicazioni della conferenza Stato-Regioni e il via libera del Cts limitando il ruolo delle Asl e indicando dei parametri oggettivi per arrivare al blocco delle attività delle squadre e il rinvio delle partite (per giocare non si dovrà superare la soglia del 35% di positività all’interno del gruppo atleti).
Inoltre è stata pubblicata pure la circolare "Return To Play", frutto del lavoro della Federazione Medico-Sportiva (in particolare del suo presidente Maurizio Casasco che per ciò ha ricevuto i complimenti del presidente del Coni Giovanni Malagò). In questo caso il provvedimento ministeriale è relativo al ritorno all’attività degli “agonisti non professionisti” riducendo il numero di esami sanitari per la ripresa. Questo nuovo aspetto del protocollo permetterà così di “riassorbire” situazioni di criticità presenti in ogni società legate a pregressi contagi o quarantene.
Dunque l’approvazione del Ministero della Salute snellisce e facilita tempi e procedure per il ritorno all’attività degli atleti asintomatici e paucisintomatici. Con questo appena entrato in vigore "Return To Play" si accorciano i tempi, dopo il ritorno alla negatività, per poter effettuare la visita di idoneità. L’obiettivo del nuovo protocollo consentirà alle società anche delle categorie inferiori di riavere in organico in tempi “umani” i tanti attualmente positivi che le squadre hanno... e stanno ancora accusando in queste settimane.
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