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Edizione del 19/01/2022
Estratto da pag. 1
Le proposte: mantenere al masssimo la zona rossa, escludere asintomatici dal conteggio dei casi
Superare totalmente il meccanismo delle zone a colori o limitarsi al solo mantenimento della zona rossa. È questa una delle proposte condivise dai governatori nel corso della conferenza delle Regioni. Unanime anche l'idea di rivedere il conteggio dei casi non calcolando gli asintomatici.
Una delle considerazioni dei presidenti di Regione, a quanto si apprende, è che con il nuovo scenario non ci siano sostanziali differenze tra zona bianca, gialla e arancione. Queste e altre questioni tecniche sono state discusse nel pomeriggio nel corso di un incontro con i tecnici del ministero della Salute, a cui hanno partecipato anche il direttore generale della Prevenzione Giovanni Rezza, il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli e il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro.
A quanto trapela sembra che un confronto sia in programma per la prossima settimana ma tra le Regioni c'è chi spinge per arrivare prima a un cambiamento, come il presidente della Valle D'Aosta che oggi ha sottolineato come il passaggio alla zona rossa sarebbe inaccettabile e molto grave per la stagione sciistica. Un'istanza che, a quanto si apprende, sarebbe stata presentata dal governatore proprio al presidente della Conferenza Massimiliano Fedriga per tentare una mediazione con il governo ed evitare l'imminente passaggio in zona rossa.
A quanto apprende l’Adnkronos Salute dalle parti c’è la disponibilità ad un confronto e ci sarà un aggiornamento la prossima settimana con già un documento con le proposte definitive su cui poi lavorare.
Sulla possibilità di una revisione delle quarantene, si è fatto presente ai rappresentanti delle Regioni che nelle precedenti decisioni su questo tema si era presa in considerazione la letteratura scientifica che però al momento ancora non dà rassicurazioni e quindi occorre aspettare. C’è invece una apertura sul fronte del conteggio dei ricoveri Covid, tema su cui le Regioni vorrebbero un cambio di passo. I tecnici del ministero si sono detti possibilisti nel recepire una proposta. Altro punto quello del contact tracing, da entrambi le parti è emersa la necessità di lavorare a delle soluzioni perché di fatto non è più possibile il tracciamento dei contatti.