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Edizione del 19/01/2022
Estratto da pag. 1
Infermieri, il nuovo direttore assistenziale è una realtà. Anche la Puglia presenta il suo progetto di legge
Clemente (Consigliere Regionale Puglia): «Sostegno bipartisan per una proposta volta a valorizzare la professione»
Inserire le professioni infermieristiche a pieno titolo nella direzione strategica aziendale per rafforzare la governance dei processi organizzativi garantendo una più compiuta visione d’insieme capace di valorizzare tutte le personalità presenti, generando una maggior capacità di rispondere ai bisogni dei cittadini. Sono questi gli obiettivi a cui tende l’istituzione della figura del Direttore assistenziale in staff alla direzione generale delle aziende, che dallo scorso novembre è ufficialmente una realtà in Emilia-Romagna.

La figura del Direttore assistenziale: l’esempio dell’Emilia-Romagna

Il Consiglio Regionale dell’Emilia-Romagna, infatti, ha approvato la norma che modifica la legge regionale 29/2004 al fine di valorizzare le professioni sanitarie e prevede che al Direttore Generale e ai direttori sanitario, amministrativo e sociosanitario si unisca, appunto, il direttore assistenziale.

«Si aggiunge così una nuova opportunità per i cittadini e per i professionisti – ha commentato in quella sede il coordinamento regionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche – che per il loro mandato professionale sono i più vicini a dove nasce il bisogno assistenziale, sempre presente con la nuova epidemiologia della popolazione, ma che si è dimostrato primario anche nella pandemia, e la capacità di gestirla da parte dei professionisti competenti ha spesso fatto la differenza in termini di maggior possibilità e appropriatezza della risposta».

«Siamo la prima regione in Italia a investire realmente sul lavoro multidisciplinare dei nostri operatori sanitari» annunciò all’indomani dell’approvazione della legge Raffaele Donini, assessore alla Sanità dell’Emilia-Romagna e coordinatore della Commissione Salute in Conferenza delle Regioni, e aggiunse: «Ho l’impressione che non resteremo gli unici». Non si sbagliava. Dopo poche settimane, anche in Regione Puglia ci si attiva per intraprendere lo stesso percorso.

L’iniziativa della Regione Puglia

Nei giorni scorsi infatti arriva dal consigliere regionale dei Popolari, Sergio Clemente, una proposta di legge per una diversa valorizzazione della figura dell’infermiere che prevede anche il suo ingresso nella Direzione Generale. Ecco cosa ha dichiarato Clemente ai nostri microfoni.

Valorizzare un ruolo ingiustamente in sordina

«La pandemia ha sicuramente inciso nella decisione di tentare di valorizzare una figura professionale, il cui ruolo essenziale e l’impegno profuso soprattutto in questa fase storica sono talvolta, purtroppo, passati in sordina. Ho ricevuto innumerevoli manifestazioni di supporto bipartisan in relazione a questa volontà. È attualmente in corso con l’ausilio dell’ufficio legislativo della Regione una valutazione tecnica di questa proposta, sulla scia di quanto già fatto in Emilia-Romagna. È interesse collettivo dare risposte sempre più esaurienti e ritagliate sui nuovi bisogni in sanità».

«Nuovi scenari professionali per la categoria degli infermieri»

«Per la professione infermieristica si aprirebbero scenari molto importanti: l’obiettivo è quello di inserire nello staff della cabina di regia delle aziende la figura del direttore assistenziale, una figura nuova che però spesso, informalmente e nella prassi è già in essere in molte realtà, e viene già consultata dalle direzioni generali. Lo scopo della proposta di legge è attribuirle un riconoscimento formale e strutturato all’interno dello scacchiere, così che insieme alle altre figure manageriali sanitarie possa perseguire gli obiettivi aziendali e definire le strategie delle professioni sanitarie, che hanno la responsabilità dell’assistenza non solo nelle strutture ospedaliere».

 

 

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