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Edizione del 19/01/2022
Estratto da pag. 1
Green pass da parrucchieri ed estetisti, Cna e Confartigianato a favore: «Così siamo tutti più sicuri» - La Voce Apuana
La nota congiunta delle associazioni: «La tutela dei nostri clienti e dei nostri dipendenti significa soprattutto sicurezza. L''importante è evitare di abbassare nuovamente la saracinesca»
MASSA-CARRARA – Estetiste, parrucchieri, tatuatori e piercer potranno ricevere nei saloni solo clienti col green pass. Sarà accolto senza complicazioni e con un respiro di sollievo da parte loro l’obbligo di accogliere dal 20 gennaio solo clienti con almeno il green pass base (ottenibile con vaccinazione, guarigione o tampone negativo). La discussa obbligatorietà del green pass per tagliarsi i capelli o godersi un trattamento, non trova certo impreparato il settore del benessere e della bellezza in provincia di Massa-Carrara dove titolari e lavoratori applicano, ormai da tempo, alla lettera le linee guida della Conferenza delle Regioni per lavorare in sicurezza. Con il nuovo decreto sarà sufficiente un tampone negativo per andare dall’estetista, dal parrucchiere e dal tatuatore o piercer.«Così – spiegano in una nota congiunta Cna e Confartigianato – siamo tutti più sicuri. Titolari, lavoratori e clienti da cui ci aspettiamo la massima collaborazione. Siamo favorevoli all’introduzione del green pass nei saloni di acconciatura e nei centri estetici e siamo pronti ad attuare questa disposizione, così come fatto già in precedenti occasioni, nella certezza che la tutela dei nostri clienti e dei nostri dipendenti significhi soprattutto sicurezza».Le 500 attività, tante sono quelle attive in provincia tra parrucchieri, estetisti, tatuatori e piercer, sono luoghi sicuri come dimostrato in questi due anni pandemici. «L’importante è evitare di abbassare nuovamente la saracinesca. I nostri imprenditori – commentano in corso Bruno Papini (Presidente Acconciatori Cna), Laura Costa (Presidente Estetiste Cna), Andrea Salsini (Presidente Acconciatori Confartigianato) e Silvia Bazzali (Presidente Estetiste Confartigianato) – hanno già capito sulla loro pelle i danni provocati dalla sospensione di un’attività. Il decreto, pur con una serie di compromessi, mette alcuni punti fermi e definiti per la sicurezza di tutti, in un quadro di regole facilmente attuabili. Vogliamo essere anche noi testimoni di prevenzione. Abbiamo appreso sulle nostre spalle che l’unica forma di tutela è mettere la sicurezza al primo posto e soprattutto evitare nuovi lockdown. – hanno concluso i presidenti di Cna e Confartigianato – Ristori e aiuti si sono dimostrati scarsi ed oggi abbiamo la consapevolezza che è essenziale non chiudere ed imparare a convivere con il virus».