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Edizione del 19/01/2022
Estratto da pag. 1
Ampliamento ospedale Gara tra due mesi. Forse - Cronaca
Pressing sui finanziamenti ministeriali che la Regione destinerà a Prato . La Lega: "Il sindaco si impegni in prima persona: guai a perdere altro tempo"
Tempi infiniti della burocrazia, ritardi nei progetti. Per l’ampliamento dell’ospedale nato piccol si dovrà ancora aspettare. Ecco come stanno le cose, cinque anni dopo l’annuncio che la palazzina da 112 posti letto sarebbe stata realizzata accanto al Santo Stefano. L’investimento previsto, per ora, è di circa venti milioni. Dieci sono a disposizione, perché stanziati all’epoca dal governo Renzi. La parte restante dei costi, nove milioni e mezzo, sarà coperta dalla Regione e per ora c’è solo sulla carta. E qui entra in campo la burocrazia. In rapida sintesi e usando un linguaggio comune per semplificare, ecco l’iter: i fondi per gli investimenti sanitari arrivano alla Regione dal ministero della Salute in base a varie norme che si sono susseguite negli anni; per averli le Regioni devono inviare la lista delle opere che intendono realizzare, con tanto di documentazione allegata; nel programma inviato nel 2021 dalla Toscana la nuova palazzina c’è; il "Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici" del ministero in dicembre ha dato il via libera; il ministero della Salute ha inviato tutti i fogli al ministero dell’Economia e alla Conferenza Stato-Regioni. Dopo questi passaggi ministero della Salute e Regione devono sottoscrivere un protocollo d’intesa. Dopo di che dovrebbero arrivare i soldi e si potrà bandire la gara (europea) per affidare i lavori. La consigliera Pd Ilaria Bugetti, con l’assessore regionale Bezzini e il sindaco Biffoni stanno facendo pressing, perché i tempi non si dilatino ulteriormente. Speriamo. L’ultima previsione è di altri due mesi d’attesa, necessari all’Asl anche per le verifiche tecniche sul progetto esecutivo dell’intervento (anch’esso in ritardo).

Intanto arrivano le frecce dall’opposizione. "Viviamo in una città fantastica, sulla carta – dice Daniele Spada, capogruppo Lega –. La carta su cui sono disegnati mirabolanti progetti che poi non si vedono attuati. Se si tratta del parco centrale poco male, di Urban Jungle è anche un bene; ma per l’ampliamento dell’ospedale no. La maggioranza di sinistra ha precise responsabilità per non essersi battuta sin dall’inizio per una struttura che chiunque non avesse il paraocchi della ragion di partito giudicava insufficiente. Non solo. E’ stato fatto il possibile perché l’ampliamento, deciso cinque anni fa, venisse portato avanti in tempi congrui?". La Lega annuncia un ordine del giorno da votare in consiglio comunale che "impegni il sindaco a farsi portavoce in Regione affinché si possa realizzare quanto prima questa struttura essenziale, non certo una giungla urbana...". Aggiunge Spada: "In questo periodo così drammatico un ospedale all’altezza sarebbe stato quanto mai necessario. La città invece paga gli errori e i ritardi di chi ci amministra".

an. be.

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