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Edizione del 15/01/2022
Estratto da pag. 1
Nuovo bollettino Covid? Cts e Iss vs Regioni/ "Non cambia", ma si tratta col governo
Governo e Regioni continuano a lavorare per apportare alcune modifiche albollettino sull’epidemia, in particolare sui criteri da seguire nel conteggiodei ricoveri per Covid. Nei giorni scorsi, infatti, ci sono statesollecitazioni affinché i pazienti ricoverati per cause diverse, ma positivi alCovid, si possano escludere dall’elenco dei ricoveri e quindi dal calcolodell’occupazione dei posti letto in area medica. Ma dopo le prime indiscrezionisu una possibile circolare del ministero della Salute, il dicastero guidato daRoberto Speranza con una nota ha precisato che «nessun atto formale è statodisposto al momento da parte del ministero della Salute», pur riconoscendo chel’interlocuzione con le regioni resta aperta. A tal proposito, l’Istitutosuperiore di sanità (Iss) ha spiegato che «l’importanza di monitorare i casiattraverso la sorveglianza non va confusa con i criteri con cui si decidono leindicazioni per casi e contatti».Vespignani "Omicron mollerà presa a gennaio"/ "Con vaccini e farmaciantivirali..."Dunque, le Regioni non hanno ricevuto alcuna circolare sulla gestione dei casinegli ospedali e sulle modalità con cui vanno conteggiati nei bollettini. Fontiregionali e di governo, citate dalla Conferenza delle Regioni e delle Provinceautonome, ribadiscono che non saranno al momento apportate modifiche cheandranno a incidere sull’attuale sistema di monitoraggio dei casi. Il dibattitoresta aperto e, secondo quanto riportato dall’Ansa, ogni eventuale modificaandrà condivisa prima col governo.Bollettino vaccini covid oggi 15 gennaio/ 89.8% di italiani con almeno una doseIL PROBLEMA DEGLI OSPEDALIL’orientamento del Comitato tecnico scientifico, emerso nel corso dellariunione di ieri, riguardo la richiesta delle regioni sarebbe quello di nonmodificare i criteri dell’attuale bollettino. Secondo quanto riportato dall’Ansa, gli esperti del Cts avrebbero ribadito la necessità di continuare aconteggiare anche gli asintomatici che entrano in ospedale per altri motivi mache risultano positivi al coronavirus per monitorare l’andamento della pandemiae individuare le varianti. Invece ha dato il via libera al protocollo messo apunto da Governo e Regioni, a cui hanno partecipato i vertici del Coni e dellaLega di Serie A, sul calcio. «Noi andremo avanti con la nostra proposta percambiare il conteggio dei dati, che speriamo possa presto diventare realtàsenza ulteriori indugi», ha commentato il presidente della Regione Liguria,Giovanni Toti.Bollettino coronavirus Lombardia, dati 15 gennaio/ Positività 15.8%, +5 in T.I.Roberto Occhiuto, governatore della Calabria, invece a Sky Tg24 ha detto: «Èlogicamente condivisibile il fatto che gli ammalati di Covid presenti inospedale, se ricoverati non a causa del virus ma per altre ragioni, non venganocomputati nel bollettino giornaliero. Tuttavia questo non risolve il problemadella pressione sulla rete ospedaliera». Per Luca Zaia bisogna modificare ladefinizione di caso Covid e rivedere la classificazione seguendo le indicazionidel Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) suiparametri con cui si raccolgono i dati relativi ai contagi perché, comeprecisato al Corriere della Sera, «non dobbiamo più considerare gliasintomatici e concentrarci su chi sta davvero male».“PERCHÉ BOLLETTINO NON DEVE CAMBIARE”Per ora non cambia nulla. Per il Cts i dati riportati sul bollettinogiornaliero del monitoraggio Covid devono restare invariati. Come già ribaditodall’Istituto superiore di sanità (Iss), il numero di casi sintomatici non puòessere scorporato da quello degli asintomatici. A chiarire il motivo è propriol’Iss, spiegando che «la maggior parte delle infezioni, in particolare neivaccinati, decorre in maniera asintomatica o con sintomi molto sfumati. Nonsorvegliare questi casi limiterebbe la capacità di identificare le varianti, leloro caratteristiche e non potremmo conoscere lo stato clinico che consegueall’infezione nelle diverse popolazioni». Inoltre, «non renderebbe possibilemonitorare l’andamento della circolazione del virus nel tempo».Contrario alla richiesta delle Regio
ni anche il presidente della Federazionedegli Ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, secondo cui non puòfunzionare. «I numeri dei contagiati, il trend dei positivi ricoverati in areamedica e nelle intensive, comunque li si conteggi sovraccaricano gli ospedali eportano allo stremo i professionisti. I medici si sentono soli». La richiestadei medici è di «misure di controllo dell’epidemia, non operazioni dimaquillage che camuffino la tragicità e la portata della pandemia».© RIPRODUZIONE RISERVATA