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Edizione del 12/01/2022
Estratto da pag. 1
Speranza: “Due terzi degli ingressi in terapia intensiva avvengono da no vax”
"Il 10% di non vaccinati, una piccola minoranza, ha un impatto molto significativo sulle nostre strutture ospedaliere".
“Il rapporto casi/ospedalizzazione è radicalmente cambiato in questa stagione rispetto alle stagioni precedenti grazie all’altissimo tasso di vaccinazione del nostro Paese, perché ad un ammontare altissimo di contagiati non corrisponde la stessa percentuale che c’era prima in termini di ospedalizzazioni. Il dato delle ospedalizzazioni va analizzato ancora con maggiore attenzione: basti ricordare che, secondo l’Istituto superiore di sanità, i due terzi degli ingressi in terapia intensiva avvengono da parte di persone non vaccinate, mentre nell’area medica sono il 50% i non vaccinati. Ciò significa che questo 10% di non vaccinati, una piccola minoranza, ha un impatto molto significativo sulle nostre strutture ospedaliere“. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, rispondendo oggi al question time alla Camera in merito alle iniziative per una piena efficacia della campagna vaccinale contro il Covid-19 e dell’attività di tracciamento dei casi di contagio, anche al fine di assicurare un adeguato livello dei servizi ospedalieri per la generalità dei cittadini.

“Quindi dobbiamo continuare a correre con la campagna di vaccinazione- ha proseguito Speranza- in modo particolare per le persone più anziane. Ed è questo il motivo per cui il governo ha disposto un obbligo sopra i 50 anni”. Il ministro della Salute ha infine concluso il suo intervento ringraziando il personale sanitario nazionale, cioè “le donne e gli uomini che rendono possibile ogni giorno questa impresa”, e ha aggiunto la necessità di “continuare ad investire sul Servizio sanitario nazionale”.

“Questa mattina siamo arrivati all’89,58% di prime dosi. Inoltre i numeri di ieri sono incoraggianti, perché abbiamo raggiunto, dall’inizio della campagna di vaccinazione, il numero più alto di somministrazioni, pari a 700mila, ha annunciato Speranza. “Siamo in una fase epidemica nuova densa anche di complessità- ha poi spiegato Speranza– in primis anche per la variante Omicron, che ha prodotto una crescita molto marcata di casi, sul piano europeo e mondiale. Basta guardare la Francia che, nella giornata di ieri, ha registrato 360mila casi o gli Stati Uniti che, pochi giorni fa, in sole 24 ore, hanno avuto più di un milione di casi”.

“Il Pnrr prevede un ingente stanziamento di risorse per potenziare l’assistenza domiciliare e quella nelle case di comunità. In particolare, per i pazienti over 65 affetti da patologie croniche, è previsto un incremento di assistiti domiciliari pari a circa 800mila persone entro giugno 2026: in totale si arriverà ad un milione e mezzo di soggetti cronici assistiti, il 10% della popolazione over 65. Puntiamo a diventare il primo paese d’Europa per assistenza domiciliare sopra quella età”, ha proseguito il ministro della Salute.

“Il piano nazionale di cronicità- ha proseguito Speranza- che è stato approvato in Conferenza Stato-Regioni nel 2016 ed è oggi adottato in tutte le Regioni e province autonome dedica un intero capitolo alla malattia renale cronica. Il documento, in particolare, prevede la promozione di trattamenti individualizzati per ogni paziente e la personalizzazione della terapia dialitica a domicilio. Inoltre, è prevista anche l’importanza della formazione dei medici di famiglia e pediatri di libera scelta per la diagnosi e dei soggetti a rischio”.

“Abbiamo dovuto lavorare per costruire una modalità nostra, nazionale, di sospensione diversa del Green pass perché all’inizio la modalità europea prevedeva solo la sospensione in caso di falsificazione. Dopo alcune sollecitazioni, anche di natura parlamentare, con l’ultimo Dpcm del 17 dicembre abbiamo introdotto un meccanismo che, a regime, porterà a un doppio automatismo: di sospensione della validità del Green pass di fronte ad un caso di positività e al tempo stesso però ad uno stop di questa sospensione e riattivazione del certificato in caso di tampone negativo dopo la positività”, ha dichiarato Speranza, rispondendo oggi al question time alla Camera in merito alle iniziative per un migliore funzionamento della certificazione
verde in relazione ai casi di avvenuta guarigione da Covid-19.

“È una procedura in corso- ha proseguito Speranza- e penso che dobbiamo lavorare perché questi problemi che ancora ci sono stati possano essere risolti”. Il governo, dunque, continuerà a “puntare sul Green Pass, c’è stata una estensione del suo utilizzo. E la strategia del governo è continuare a puntare sul certificato verde”, ha concluso il ministro.

“Il Green pass rappresenta uno strumento strategico nella gestione del Covid in questa fase. A questa mattina il numero dei Green pass scaricati è di 194 milioni, a testimonianza di uno strumento dentro le abitudini dei nostri concittadini”.

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