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Edizione del 11/01/2022
Estratto da pag. 1
Accordo Trenitalia-Regione per il rinnovo completo della flotta
Siglato il contratto da 25 nuovi treni - made in Italy e di ultimissima generazione - e 400 milioni di investimenti
Circa 400 milioni di euro di investimenti, 25 nuovi treni e rinnovo della flotta regionale entro il 2025, con consegna del primo nuovo convoglio nel 2023. Questi i punti principali del nuovo Contratto di Servizio 2022 - 2031 firmato da Regione FVG e Trenitalia (Gruppo FS Italiane) e illustrato da Massimiliano Fedriga, Presidente della Regione, e Luigi Corradi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Trenitalia.

Presenti, per la Regione, Graziano Pizzimenti, Assessore alle Infrastrutture e Territorio, per Trenitalia, Sabrina De Filippis, Direttore Divisione Passeggeri Regionale, ed Elisa Nannetti, Direttore Regionale. Nell’ambito del contratto, dal valore complessivo di 1,19 miliardi di euro, saranno investiti circa 400 milioni di euro per migliorare l’offerta di servizi ai pendolari: la maggior parte (137 milioni di euro da parte di Trenitalia e 133,4 milioni da parte della Regione, per un totale di 270,4 milioni) riguarderà l’acquisto e la messa in servizio di 25 nuovissimi treni made in Italy, 14 Rock e 11 Blues ibridi, eccellenze della flotta regionale di Trenitalia.

La scelta della Regione di affidare a Trenitalia il servizio regionale per dieci anni è confermata anche dal notevole miglioramento del servizio. Dal 2014 al 2021 la puntualità reale (quella percepita dal cliente) è passata dall’88,9% al 94,7%, ma se si escludono le cause di ritardo non imputabili a Trenitalia risulta ormai stabile al 99%. Sempre nello stesso periodo le cancellazioni sono diminuite del 49,3%.

Nello stesso arco di tempo la percentuale dei passeggeri regionali che esprimono una valutazione positiva del viaggio nel suo complesso è aumentata del 13,9% e si attesta al 97,7%, registrando un incremento generalizzato, in particolare del 22,1% sulla pulizia, del 19,5% sulla puntualità, del 12,1 sul comfort e del 9,2% sulle informazioni.

E in un territorio come il Friuli Venezia Giulia non si può non parlare di bellezze turistiche da valorizzare. Gli spostamenti nel tempo libero hanno registrato un importante aumento, grazie anche ai nuovi servizi Link, Line e intermodali attivati da Trenitalia per collegare facilmente le località più gettonate della Regione.

Si conferma, così, la politica di rafforzamento del trasporto pubblico su ferro con significativi benefici anche in tema di sostenibilità ambientale. Il treno, infatti, produce il 90% di emissioni inquinanti in meno rispetto ai tradizionali veicoli su gomma e una forte decongestione del traffico per le principali arterie stradali.

"Quello siglato con Trenitalia è un contratto di servizio strategico per il Friuli Venezia Giulia. Il nuovo accordo lungo 10 anni ci consentirà infatti di aumentare in modo consapevole la qualità e le opportunità di mobilità su ferro a tutto vantaggio sia dei nostri cittadini che dei turisti. In linea con gli obiettivi nazionali e internazionali in tema di sostenibilità, sarà inoltre ridotto l'impatto ambientale grazie all'introduzione di treni di ultima generazione più efficienti e dotati di maggiori comfort", ha detto Fedriga.

"Siamo particolarmente orgogliosi anche per il fatto che sia stata affidata alla nostra Regione la gestione dei cosiddetti treni 'ex indivisi', tutte quelle tratte - ha spiegato Fedriga - che prima erano gestite dallo Stato sulle direttrici Trieste-Venezia e Trieste-Udine-Venezia. Un riconoscimento che è frutto dell'efficienza che in questo settore abbiamo saputo dimostrare nel tempo".

L'affidamento diretto da parte della Regione alla società Trenitalia scadrà il 31 dicembre 2031 e presenta un corrispettivo di complessivi 816,6 milioni di euro iva compresa.

"Abbiamo stipulato con Trenitalia con un contratto corposo fatto di tante sfaccettature - ha sottolineato Pizzimenti -. Da una parte crescono in modo considerevole la qualità del servizio, i posti a sedere, il numero di chilometri a disposizione dei passeggeri e la sicurezza e dall'altra si punta ad abbattere l'inquinamento, riducendo consumi ed emissioni".

"Siamo molto sodisfatti di q
uanto gradualmente accadrà nei prossimi dieci anni proprio in virtù di questo accordo che – ha rimarcato l'assessore - è giusto definire straordinario". Il nuovo contratto prevede infatti un incremento del 10 per cento rispetto al 2021, che si traduce in un aumento di 350mila chilometri, senza considerare i treni "ex indivisi".

Il piano degli investimenti della Regione contempla inoltre 15 milioni di euro per gli sviluppi informatici e le nuove tecnologie e 41 milioni per la realizzazione di nuovi impianti. Tra questi un posto preferenziale sarà occupato dalla costruzione della nuova officina di Trieste.

"Il 99,5 per cento dei treni sarà poi accessibile direttamente dalle persone che presentano una mobilità ridotta. Sarà inoltre incrementata - ha aggiunto Pizzimenti - la sicurezza a bordo con l'installazione di telecamere interne in grado di trasmettere immagini in diretta".

"Al fine di rendere maggiormente attrattivo il nostro trasporto pubblico, abbiamo deciso di promuovere e sostenere la complementarietà dei servizi su gomma e su ferro - ha sostenuto l'assessore -. I collegamenti su gomma programmati in orario, in sostituzione di quelli ferroviari, dal luglio 2022 saranno infatti garantiti dalla società Tpl Fvg".

"Sarà infine approfondito il tema del monitoraggio della qualità del servizio, attraverso l'introduzione di indicatori più puntuali, in armonia - ha concluso Pizzimenti - con quanto disposto dall'Autorità di regolazione dei trasporti".

 "Bene la stipula del contratto di servizio tra Regione Friuli Venezia Giulia e Trenitalia, come avevamo chiesto già più di un anno fa attraverso un apposito ordine del giorno", afferma in una nota il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Cristian Sergo. "A fine 2020, in occasione della legge regionale di stabilità per l'anno passato - ricorda Sergo -, avevamo chiesto alla Giunta Fedriga di arrivare al nuovo contratto. Siamo in ritardo rispetto alla scadenza del 31 marzo, indicata nell'ordine del giorno, ma l'importante è portare a casa il risultato".

"Non era più possibile continuare a operare in regime di proroga. Il mancato affidamento del servizio infatti - conclude il pentastellato - non poteva garantire i necessari investimenti sul materiale rotabile, soggetto sempre più a guasti e riparazioni, con ritardi insostenibili per i treni che percorrono le nostre linee regionali". 

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