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Dir. Resp.
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Edizione del 11/01/2022
Estratto da pag. 1
Vino da tavola, ecco le deroghe alle rese massime per ettaro
Il Mipaaf ha anche individuato con Decreto Direttoriale in 6.964 ettari lesuperfici disponibili per i diritti di impianto nel 2022 (Foto di archivio)Fonte foto: © francescomou - FotoliaPer il settore vitivinicolo si registrano due importanti novità da parte delministero per le Politiche agricole: il ministro alle Politiche agricole,Stefano Patuanelli, sentito il parere favorevole della Conferenza Stato Regioni, ha firmato il Decreto che sancisce le deroghe su base comunale al superamentodella resa massima di uva ad ettaro nelle unità vitate iscritte a schedario perla produzione di vini non Dop e non Igp (vini comuni), fissata in 30 tonnellatead ettaro e comunque in deroga non oltre le 40 tonnellate ad ettaro: le deroghevanno in vigore con la vendemmia 2022-2023, ma potrebbero nel frattempo ancoracambiare. Inoltre - per quanto riguarda i vini a Denominazione di Origine - condecreto del responsabile del Dipartimento per le Politiche Europee e delloSviluppo Rurale del Mipaaf, Luigi Polizzi, sono state fissate le "Disposizioninazionali relative all'organizzazione comune del mercato vitivinicolo, inordine al rilascio di autorizzazioni per nuovi impianti viticoli - Annualità2022" che fissa in 6.964 gli ettari assegnabili per i diritti di impianto nel2022.Vini comuni, le nuove rese per ettaro e le derogheCome si ricorderà, con il Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34, meglio noto comeDecreto Rilancio, convertito in Legge 17 luglio 2020, numero 77, nel terzocomma dell'articolo 224 "Misure in favore della filiera agroalimentare" erastata introdotta una novità per i produttori di uva da vino comune: la modificadell'articolo 8 della Legge 12 dicembre 2016, numero 238 (meglio noto comeTesto Unico della Vigna e del Vino) con la sostanziale riduzione delle resemassime per ettaro dei vigneti dalle originarie 50 tonnellate a 30 tonnellate,seppure con la possibilità di alcune deroghe regionali, che non possonosuperare le 40 tonnellate.Il ministro ha pertanto adottato per proprio decreto del 23 dicembre 2021 -acquisito il parere favorevole delle Conferenza Stato Regioni e ProvinceAutonome - l'elenco dei comuni nei quali è consentita la deroga di resa oltrele 30 tonnellate, tenendo presente delle istanze delle Regioni e delle resecomunali degli ultimi cinque anni, come previsto dalla nuova norma di legge. Sitratta di quasi ottanta comuni, collocati per lo più in Veneto, ma anche inAbruzzo, Emilia Romagna e Puglia. Per l'elenco completo è possibile consultarel'allegato A del Decreto.Inoltre, il ministro ha disposto che entro il 31 gennaio 2022, le regionipotranno chiedere di integrare l'elenco, che potrebbe essere così ampliato conun provvedimento ministeriale se ricorra il requisito "che almeno il 25% dei produttori, che insistono nel comune per il quale si chiede l'iscrizione, abbiaregistrato una resa produttiva superiore alle 30 tonnellate per ettaro, inalmeno un'annualità tra il 2015 e il 2019".Tale elenco, pure così eventualmente modificato, potrà poi essere variato entroil 31 gennaio di ogni anno successivo su richiesta delle regioni, ma solo perl'esclusione dei territori dalla deroga alle rese per ettaro tenendo "contodell'incidenza e/o dell'estensione della superficie non rivendicata a Dop oIgp".Questi due atti di integrazione dell'elenco saranno disposti con decreto dellaDirezione Generale delle Politiche Europee e Internazionali del Mipaaf.Vini Dop e Igp, stabilite le superfici per i nuovi impiantiIl 21 dicembre 2021, la Direzione Generale delle Politiche Europee eInternazionali del Mipaaf ha emanato proprio decreto "Ai sensi dell'articolo 63del regolamento (Ce) n. 1308/2013, come modificato dall'articolo 1, punto 11)lettera b) del Regolamento (Ue) n. 2021/2117, ai fini del rilascio di autorizzazioni per nuovi impianti viticoli, per l'annualità 2022". Si è cosìresa "disponibile una superficie di 6.964 ettari, pari all'1% della superficievitata nazionale riferita alla data del 31 luglio 2015, integrata dalle superfici corrispondenti ai diritti di impianto, di reimpianto e da riserva chepotevano essere convertiti in autorizzaz
ioni al 1^° gennaio 2016 nonché delle superfici autorizzate di nuovi impianti oggetto di rinuncia nella annualità2021". A questo provvedimento, entro la prossima primavera, seguirà il decretocon l'attribuzione delle superfici disponibili su base regionale.© AgroNotizie - riproduzione riservataFonte: AgroNotizieAutore: Mimmo PelagalliTag: prodotti tipici vino leggi e decreti ocm vitivinicolturaTi è piaciuto questo articolo?Registrati gratisalla newsletter di AgroNotiziee ricevine altriUnisciti ad altre 270.419 persone iscritte!