tuttoscuola.com
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 4124
Edizione del 10/01/2022
Estratto da pag. 1
[bianchi-64]Contenuti correlati • Il ritorno della DaD. Le occasioni perdute • La “conversione” (transitoria) della Cgil alla DdiSabato scorso, di prima mattina, si è svolto (a distanza) l’incontro Ministerodell’Istruzione-Sindacati per l’illustrazione delle misure emanate dalConsiglio dei Ministri per il contrasto alla diffusione del Covid-19 nellescuole ed è stata presentata, in particolare, la bozza di circolare applicativapredisposta dal ministero dell’Istruzione. Ma non c’è stata trattativa, solodichiarazioni. E subito dopo la bozza è stata pubblicata, a quanto pare senzaalcuna variazione.I sindacalisti non hanno apprezzato, lamentando il fatto che la nota non fa cheriprodurre i contenuti del decreto-legge governativo, senza sciogliere lecriticità né rispondere ai numerosi e crescenti dubbi delle scuole (unadettagliata scheda di lettura viene fornita dalla Cisl scuola nel suo sito).Anzi essa aggiunge la “raccomandazione” di “consumare il pasto a una distanzainterpersonale di almeno due metri”, considerata inapplicabile nella maggiorparte delle scuole. Oltre tutto, fanno osservare, il decreto e la nota sonoarrivati troppo a ridosso della ripresa del 10 gennaio.Tra i commenti a caldo va registrato quello del segretario della Flc Cgil,Francesco Sinopoli, che forse per la prima volta in modo così esplicito prendele distanze dalla linea del ritorno in classe ad ogni costo (ne parliamo in unasuccessiva notizia), linea che è invece stata ribadita con una certa durezza ditoni da Patrizio Bianchi (“nessun ripensamento sul ritorno a scuola in presenza”), malgrado la richiesta spontanea dei 2.500 presidi (Laura Biancato, unadelle promotrici dell’appello, ne spiega le ragioni), dell’ANP, degli Ordininazionali dei medici e dei pediatri, e le lettere aperte e le petizioni ditanti docenti e dirigenti, come la DS dell’IC Valente di Roma RosamariaLauricella, volte a ripristinare la DaD almeno come misura d’emergenza. Fino aipresidi dell’Andis che chiedono espressamente al Governo “di considerare che adoggi non ci sono tutte le condizioni per rendere operative in tutto ilterritorio nazionale le misure previste dal D.L. n.1/2022”.La posizione del Governo non può sorprendere. La scuola in presenza è “obiettivo primario del governo”, ha affermato il premier Draghi sin dall’iniziodel suo mandato e l’ha ripetuto più volte il ministro Bianchi. Il Governo nonpoteva nel decreto del 5 gennaio sconfessare questa linea. Però, leggendo benele regole fissate e incrociandole con il trend epidemiologico e con la realtàscolastica, si può intravedere che sia stata fissata una chiusura “adorologeria”, con meccanismi che prevedono il passaggio automatico alla dadsenza necessità di ulteriori provvedimenti. Insomma senza rinnegare ladichiarazione di principio iniziale. Per certi aspetti geniale, dal punto divista comunicativo, di fronte all’esplosione dei contagi. Di mezzo ci vannoperò i dirigenti scolastici e le scuole in generale, che vivranno questi giorniin trincea. Tuttoscuola ha letto in filigrana questa situazione, diffondendo il7 gennaio una proiezione del numero di classi che potrebbero superare i limitimassimi di alunni contagiati previsti dal Governo: entro dieci giorni 200milaclassi (più di una su due), rischiano di dover interrompere la didattica inpresenza. Una stima elaborata con i pochi dati a disposizione (e sperando disbagliare per eccesso).Fatto sta che già da oggi per la situazione epidemiologica numerose classisaranno semivuote, a causa di positivi, quarantene o anche per scelta digenitori preoccupati (a partire dalla scuola dell’infanzia) e mancheranno anchetanti insegnanti e personale non docente (ricordiamo che i collaboratoriscolastici sono essenziali per garantire la sanificazione degli ambienti e lavigilanza). “Assisteremo a una grande finta riapertura”, ha detto ieri ilgovernatore del Veneto Luca Zaia in un’intervista a Repubblica. E nel giro dipochi giorni, se il virus non rallenta, mano a mano che si raggiungeranno ilimiti massimi scatterà a tappeto la didattica a distanza per moltissimeclassi. Come previsto dal de
creto del Governo.© RIPRODUZIONE RISERVATANotizie correlate [pexels-hel]Il ritorno della DaD. Le occasioni perdute [Flc]La “conversione” (transitoria) della Cgil alla DdiTags • ritorno a scuola0 commentiCommentaSolo gli utenti registrati possono commentare!Effettua il Login o Registrati???????????????????????????????????????????????????????????????????????????????oppure accedi viaFacebook Google Twitter