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Edizione del 10/01/2022
Estratto da pag. 1
La scuola riparte, ma 1 classe su 3 resta chiusa. Scintille fra scienziati
scuolaLa scuola prova a ripartire in presenza, dopo le vacanze natalizie, ma per le molte assenze si stima che una classe su tre rimarrà chiusa. Oltre a Campania e Sicilia, anche un centinaio di Comuni hanno deciso di posticipare la riapertura. “Siamo preoccupati come tutti, ma la scuola è pronta” ha detto ieri sera il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, il quale ha però ammesso che c’è “sicuramente la possibilità che manchi del personale”. De Luca: “Bambini usati come cavie”. Vincenzo De Luca è il primo degli amministratori che ha deciso di posticipare la ripartenza, chiudendo elementari e medie in Campania fino al 31 gennaio. “Le nostre sono solo misure ragionevoli” dice in un’intervista a Repubblica. “Siamo in una situazione di straordinaria e drammatica emergenza, che solo il Governo non vede. La cosa davvero scandalosa è che il Governo non ha riunito il Comitato tecnico scientifico come chiesto da tutte le Regioni, per avere una base sanitaria oggettiva e autorevole su cui fondare le decisioni” dice il presidente della Regione Campania, che ribadisce che i bambini sono usati come cavie: “Quando si continua sulla linea del “fare finta”, le conseguenze rischiano di pagarle i più piccoli. Non mi sento vincolato al “politicamente corretto”. Dico quello che vedo, adopero parole conseguenti e chiare, e rispondo alla mia coscienza, non a logiche opportunistiche”.Sottofondo della riapertura delle scuole è lo scontro fra scienziati sull’opportunità di ripartire. Donato Greco (Cts): “Ok alla ripresa”. Il Cts non è stato interpellato, ma ha più volte detto che non sono gli studenti a diffondere a pandemia. “Non è la scuola a trainare il contagio e il Cts lo ha sottolineato già tante altre volte in passato. Certo, è vero che di recente non si è espresso, del resto noi diamo pareri solo sui quesiti che ci vengono posti” ha detto Donato Greco, infettivologo e epidemiologo, membro del Cts, in una intervista a La Repubblica. “Il Cts ha sposato la linea del governo, fare tutto il possibile per tenere aperte le scuole. E su 59 riunioni, noi 10 membri alla fine abbiamo sempre raggiunto l’unanimità. Non è poco”. Secondo Greco “ci potranno essere più contagi ma in parte saranno dovuti a questa frenesia degli screening scolastici, quelli fatti con il salivare, scientificamente insulsi”.Walter Ricciardi: “Ignorata la scienza”. Di avviso opposto il consulente del ministro Speranza. “Non si stanno prendendo decisioni sulla base delle evidenze scientifiche. In questo modo non si fermerà la pandemia. E le scuole chiuderanno de facto, perché con i contagi in classe scatterà la didattica a distanza” ha detto al Messaggero il professore ordinario di Igiene all’Università Cattolica di Roma, che spiega: “Non c’è solo un problema di riapertura delle scuole. Nell’insieme le misure prese non sono basate sull’evidenza scientifica a cui si è voluto derogare. E questo è pericoloso. La situazione è esplosiva. Con la Omicron non possiamo permetterci di far circolare dei falsi negativi. Bisognava applicare l’obbligo del Super green pass, ottenuto solo con il vaccino o con il superamento dell’infezione, a tutte le attività. Tutte. E l’obbligo vaccinale solo per gli over 50 non è sufficiente”.Fabrizio Pregliasco: “La scuola aumenterà i contagi”. “La situazione dell’epidemia è in crescita, siamo in una fase espansiva esponenziale – afferma il direttore sanitario dell’IRCCS Galeazzi di Milano a Radio Cusano Campus - La riapertura delle scuole porterà un ulteriore stress e temo che il valore giornaliero dei contagi continuerà ancora a crescere almeno fino alla fine di gennaio. Credo che vada soprattutto rilanciata la responsabilità di ciascuno di noi. Non è uno sprint, è una guerra di trincea quella del covid”.
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