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Dir. Resp.
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Edizione del 09/01/2022
Estratto da pag. 1
Scuola in presenza, tensioni fra Regione e Governo Reggio
reggio emilia. «Nessun ripensamento sul ritorno a scuola in presenza». È stato categorico il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, a margine delle celebrazioni dell’anniversario della nascita della bandiera Tricolore a Reggio Emilia, in merito alla proposta di slittamento di due settimane di didattica a distanza proposto in un appello firmato da 1500 presidi. Un tema caldo, quello del ritorno sui banchi, che vede però una profonda spaccatura fra la decisione politica presa dal governo e il parere delle Regioni. Che, se avessero potuto, avrebbero certamente intrapreso un’altra strada. «Siamo molto attenti alle voci che ci arrivano dal Paese – ha cercato di smorzare Bianchi – ma anche alle tante voci che ci dicono che la scuola debba restare in presenza», ricordando anche i dati relativi alla campagna di vaccinazione.La via giusta, ha sottolineato, sulla quale continuare: «Abbiamo fatto tutto ciò che dovevamo fare e i ragazzi delle classi superiori sono vaccinati per il 75% con prima dose e all’84% con seconda dose. Appena abbiamo avuto la disponibilità da parte delle autorità europee, abbiamo vaccinato i bambini. I nostri ragazzi sono per tre quarti coperti a livello vaccinale. E stiamo continuando a vaccinare, perché questa è la strada».Di parere opposto, invece, Raffaele Donini, assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna. Che ieri, interrogato dalla stampa durante la conferenza stampa di aggiornamento Covid, nel rispondere ha dato l’impressione di mordersi la lingua: «L’apertura della scuola, ci è stato detto da parte del governo, era una scelta politica. Nel senso che si trattava di una decisione che non si poteva mettere in discussione. Ne abbiamo preso atto, ma non era la posizione delle regioni». La Commissione nazionale salute e la Conferenza delle regioni, infatti, «avevano chiesto al governo di valutare, insieme al Comitato tecnico-scientifico, quale potesse essere l’impatto epidemico dell’apertura delle scuole proprio nelle settimane in cui gli stessi esperti del ministero avevano annunciato il picco della pandemia. Dopodiché il protocollo che le Regioni avevano individuato e offerto al governo è stato in buona parte accolto e, ovviamente, noi cercheremo di adempiere il più possibile».Leonardo Grilli© RIPRODUZIONE RISERVATA