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Dir. Resp.
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Edizione del 09/01/2022
Estratto da pag. 1
Petrucci (Federbasket) protesta: «Al vertice invitato solo il calcio» Reggio
Mercoledì 12 il confronto a Roma: in extremis invitato anche Malagò
gli altri sportLa convocazione, per il giorno 12, di un incontro tra mondo del calcio, regioni e governo non è piaciuta al presidente della Federbasket, ed ex presidente del Coni, Gianni Petrucci.Il numero uno della nostra pallacanestro non l’ha certo mandata a dire: «Venire a conoscenza da un comunicato stampa della riunione tra governo e Serie A è offensivo. Noi del basket non siamo stati invitati, segno evidente della monocultura calcistica».Una levata di scudi ampiamente giustificata, quella di Petrucci, perché tutto lo sport italiano sta scontando l’aumento dei contagi, tanto che gli sport al chiuso hanno incassato, con il decreto dello scorso 30 dicembre, la limitazione degli spettatori al 35 % della capienza. Del resto, anche il basket ha dovuto fare i conti con il rinvio di alcune partite, su tutte la grande sfida tra la Virtus Bologna e l’Olimpia Milano, inizialmente prevista per il 2 dicembre, poi disputata nei primi giorni dell’anno.Una morsa, quella del Covid, che fa danni anche in tutti gli altri sport: oltreché nella pallacanestro, tanti i rinvii nei campionati di volley e pallanuoto mentre ancor più drastica è stata la decisione della Federazione Italiana Rugby, che ha bloccato le attività della palla ovale per tutto il mese di gennaio. Una situazione di emergenza, recepita, in ritardo, dal governo che, tramite l’ufficio stampa del ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, ha fatto sapere che nella Conferenza Stato-Regioni di mercoledì 12 gennaio, convocata con l’obiettivo di formalizzare un’intesa tra le Regioni e la Lega Serie A per la prosecuzione, con regole certe, del massimo campionato calcistico nazionale, verrà avviata una riflessione anche in merito alle attività inerenti gli altri sport, con un particolare riguardo a quelli di squadra. All’incontro parteciperà anche il presidente del Comitato olimpico nazionale italiano, Giovanni Malagò. Un modo per salvare la faccia dopo gli strali di Petrucci o la volontà di coinvolgere nel processo decisionale anche tutto il resto dello sport tricolore? Ci auguriamo che si tratti della seconda ipotesi.A. G. © RIPRODUZIONE RISERVATA