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Edizione del 09/01/2022
Estratto da pag. 1
Disdette a raffica negli alberghi Cna: «Servono subito incentivi» 
PESCARA. Casi positivi schizzati per la variante Omicron, contatti stretti con affetti dal Covid in isolamento, paura. Sono tanti i fattori che portano a continue disdette delle prenotazioni negli alberghi, anche improvvise, che pesano sul settore turistico, tra i primi penalizzati dall'andamento del contagio. «Alcune delle recenti misure varate dal governo per contenere l’emergenza sanitaria, come le norme più restrittive per chi proviene dall’estero, insieme all’allarme ingenerato nell'opinione pubblica dall'impennata dei contagi», afferma il presidente di Cna Turismo Abruzzo, Claudio Di Dionisio, «hanno avuto come conseguenza immediata raffiche di disdette delle prenotazioni nelle strutture di accoglienza dei turisti, già in queste festività di fine anno, complice anche l'inopinata cancellazione di tutti i voli da, e per, Pescara operata da Ryanair, che ora potrebbero essere bissate da quelle legate alla stagione turistica invernale, con conseguenze pesanti per l'intera filiera che dell'attività turistica vive: hotel, pensioni, b&b, gestori di impianti, accompagnatori. Senza contare i riflessi indiretti anche sulla ristorazione, sul commercio, sull'artigianato artistico». Secondo Di Dionisio, servono subito incentivi sul comparto «che rischia altrimenti una crisi gravissima. Per questo, devono essere rimesse subito in campo tutte quelle misure come cassa integrazione per i dipendenti, ristori per gli operatori, accesso al credito agevolato, capaci almeno di frenare nell'immediato le conseguenze peggiori. Il presidente della Regione Marsilio e l’assessore al Turismo D’Amario, che ha anche funzioni di coordinatore nazionale», prosegue «devono sollecitare nella sede della conferenza Stato-Regioni il governo a mettere in campo subito queste misure, perché stavolta la capacità delle imprese di fronteggiare una nuova emergenza non è scontata. Non dimentichiamo che siamo ormai in emergenza da due anni». Non solo ristori immediati, secondo il numero uno di Cna Turismo, ma anche a lungo termine per il rilancio del turismo abruzzese. Un’attenzione speciale al comparto, richiesta anche dalla presidente di Federalberghi Pescara, Daniela Renisi, «con misure di sostegno studiate rispetto a chi ha subito un mancato guadagno. Ci sono tante realtà che chiudono nei mesi invernali a prescindere. È ovvio che si deve bilanciare il ristoro sulle perdite reali. Il momento che stiamo vivendo non è assolutamente facile», va avanti. «Stiamo ricevendo tantissime disdette collegate all'innalzamento dei contagi che influiscono anche sul turismo sportivo, settore per noi particolarmente importante con i tornei e le trasferte. Gli annullamenti però sono spesso all’ultimo, quando in struttura sono state fatte varie spese, tra utenze, dipendenti e altre forniture. Ciò che più pesa è il non poter prevedere cosa succede. Abbiamo visto tante disdette anche per il Capodanno e un minor numero di prenotazioni rispetto a quello che ci aspettavamo. Nei periodi dicembre-febbraio a subire più il contraccolpo è la parte legata ai convegni, allo sport, sezioni del non balneare o montano che serve per affrontare l'annata e che determina un ammanco del 30-40 per cento».