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Edizione del 30/12/2021
Estratto da pag. 1
"Piano per anticipare le vaccinazioni Ma slitteranno esami e operazioni" - Cronaca
Saltamartini: entro gennaio dosi per i 440mila marchigiani che si sono visti rinviare l’appuntamento "Tutti saranno avvertiti con un sms. Prenderemo i medici dai reparti, costretti a diminuire le prestazioni"
di Franco Veroli

Potenziare la campagna vaccinale, aumentare i posti letto in terapia intensiva per i pazienti Covid, aumentare i drive in per i tamponi molecolari, ma con una continua interlocuzione con il governo e le altre Regioni. Sono queste le direttrici di contrasto a questa fase della pandemia tracciate dall’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini. "Stiamo perfezionando un piano imponente per vaccinare entro il prossimo 31 gennaio 440mila marchigiani. Le persone le cui prenotazioni erano slittate a febbraio o marzo saranno richiamate a gennaio tramite un sms", sottolinea Saltamartini. "La riorganizzazione – aggiunge – ovviamente avrà un costo, poiché il personale che andrà a rotazione nei centri vaccinali è quello dei reparti. Per questo saremo costretti a diminuire le prestazioni cliniche per alcune operazioni chirurgiche, tac, risonanze. Non aumenteranno gli hub ma verranno potenziate le linee di vaccinazione". La giunta, infatti, ha stanziato un milione di euro (ma sono previsti ulteriori interventi) per adeguare e migliorare la rete dei punti vaccinali, in particolare per la popolazione di Senigallia, Jesi, Fabriano, Civitanova, Ancona e San Benedetto. L’accesso ai punti vaccinali dei non prenotati è stato interrotto (anche se ieri qualche centinaio di persone si è comunque vaccinato) per il caos e gli assembramenti che si sono creati in questi giorni. Ma l’assessore rassicura: "Tutti coloro che hanno il green pass in scadenza saranno comunque in grado di prenotarsi entro gennaio". Altro fronte è quello dell’aumento dei posti letto per i pazienti Covid. "Ci stiamo lavorando – spiega Saltamartini – ma il problema più che dei posti è quello del personale. Ogni ricoverato Covid in terapia intensiva richiede un numero di operatori e specialisti equivalente a quello che sarebbe in grado di trattare dieci patologie normali. Ad ogni modo, tanto per essere chiari, la riapertura del Covid Hospital di Civitanova al momento non è stata presa in considerazione". C’è, poi, un altro aspetto, ed è quello relativo al cosiddetto contact tracing. "Con un numero di contagi così elevato è chiaro che il tracciamento è saltato, non solo da noi ma in tutta Italia", sottolinea l’assessore.

"Proprio oggi (ieri, ndr) in Conferenza delle Regioni da più parti è arrivata la proposta al governo di ridefinire isolamento e quarantena e rimodulare il contact tracing nei contesti ad elevata incidenza Covid. Il confronto è in corso. In ogni caso ci stiamo attrezzando per aumentare i drive in dove poter fare i tamponi molecolari". Quanto alla possibilità che i test antigenici rapidi siano sufficienti, in caso di esito positivo, per determinare un’infezione da Covid, anche senza una conferma tramite tampone molecolare, Saltamartini afferma che non è previsto dalle norme. Finiremo in zona arancione? "Il rischio c’è – conclude l’assessore –. Ma noi abbiamo come obiettivo quello di salvare vite, e per questo siamo quotidianamente impegnati".

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